Ti adoro, Parola pronunciata da tutta l'eternità dall'infinito Mistero di Dio nell'Essere perfetto e assoluto che è Onnipotenza, Sapienza, Amore.
Contemplo di Te, Parola creatrice, con stupore infinito e con gioia immacolata, il segno stupendo che è tutto il Creato perchè io sappia qualcosa di ciò che la Sapienza mi vuole insegnare, perchè io sogni qualcosa di ciò che l'Amore mi vuole donare.
E ascolto o Parola che parli nel silenzio di Dio, la tua risonanza dolcissima nel Cielo della mia anima, più vasta di tutto l'universo, più profonda di tutti gli abissi del mare, anche se così piccola come il cavo di una mano.
Ti adoro o Parola di Dio parlata agli uomini: le ho qui tutte queste parole, in questo povero e ricchissimo libro, dove la storia di uomini è storia di Dio, un linguaggio umano è il parlare di Dio, pagine stampate sono una meravigliosa lettera di Dio, inviata a me, con viaggio lunghissimo, perchè io l'apra con Fede e trepido Amore e legga ciò che Tu, o Dio, dolcissimo innamorato di me, mi scrivi, povera creatura, granello di sabbia sulla spiaggia dell'universo.
Ti ascolto, Parola di Dio, pronunciata a miei fratelli, lontani di secoli, da loro ascoltata umilmente e scritta con sicura fedeltà. Ti sei custodita intatta così come sei stata pronunciata e ora ti leggo, pagina per pagina, parola per parola. E mi penetra la mia carne la tua forza, mi si spande nell'anima la tua dolcezza e mi sento travolto dalla tua storia di Amore e di Salvezza nella quale avviluppi il mondo e l'umanità per legarci tutti e tutto al tuo destino.
Ti adoro, Parola che ti sei fatta carne e sei venuta fra noi perchè la Parola potesse parlare le nostre parole. Perchè la Parola potesse fiorire nel nostro cuore e sbocciare sulle nostre labbra «parola di vita eterna».
Ti amo, Parola fatta carne, venuta ad essere la nostra vera, essenziale, adorabile Parola. Ti amo, Gesù e ti pronuncio in me con adorazione profonda e vorrei che fosse come quando il Padre ti ha pronunciato nel Seno verginale di tua Madre, Maria. E vorrei ascoltarti in me come ti ha ascoltato lei, accogliendoti e donandoti tutta la sua carne e il suo sangue, per la tua umanità, o Verbo di Dio.
E vorrei ascoltarti così, nel tuo essere incessantemente pronunciato nel seno dell'esistenza umana e poter vivere, attraverso te, un continuo, adorante dialogo aperto a tutto il Mistero di Dio e a tutto il Mistero dell'uomo, o Gesù, vero Dio e vero Uomo.
Ti chiedo perdono, o Parola pronunciata nel Seno della Trinità, di non saperti ascoltare, di non lasciarmi incantare, estasiare dalla tua perfettissima armonia. Non sono silenzio assoluto, non sono pace infinita. Forse io posso ascoltarti soltanto con la solitudine fatta d'angoscia, nel mio deserto bruciato dal bisogno di Amore, nel silenzio della mia paziente attesa colmata di speranza. Non ho altro dove ascoltarti nella mia povera carne, nella mia fragile anima, a meno che Tu non mi doni qualcosa del tuo Cielo e mi allarghi alle misure dell'infinito.
Dammi di ascoltare tutte le tue parole, o Parola fatta carne. Perchè vorrei che le tue parole soltanto fossero il vocabolario del mio parlare, il dire di ogni mio discorso. Perchè credo veramente che le «tue parole sono spirito e vita». Voglio tanto che il mio dialogo sia «sì, sì, no, no» - come Tu ci hai comandato - perchè è il sì all'Amore e il no al non Amore. E' vero che «ogni altra parola viene dal maligno» perchè non può che essere menzogna, illusione, parola inutile di cui giustamente Tu, Parola vera, «un giorno ci chiederai conto».
Vorrei andare per il mondo a gridarti, o Parola che sei Gesù. Sussurrarti nel segreto di ogni cuore. Camminare per la strada e ripeterti, senza timore e stanchezza, a tutti quelli che incontro. Nasconderti in ogni sofferenza per renderla felicità, in ogni felicità per renderla infinita. Vorrei che Tu fossi la Parola fatta carne che sei, Gesù, in ogni essere umano, perchè è soltanto attraverso te che ogni essere umano può essere nel dialogo, unico e tutto, del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
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in La Voce dei Poveri: La VdP giugno 1965, Giugno 1965
Luigi Sonnenfeld
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