Le parole del Concilio

Un vescovo brasiliano, mons. Gollard, ha chiaramente indicato la via da seguire perchè il colloquio con gli uomini del nostro tempo sia efficace. Ha detto che il mondo non giudicherà la Chiesa negli aspetti scientifici, economici e politici della sua dottrina, ma dalla sua fisionomia pastorale ed evangelica e dal suo spirito di disinteresse. «Qualche volta - ha detto - siamo chiamati in questa aula con il titolo latino di «ornatissimi » e cioè distintissimi o qualche cosa di simile.. Ma talora, purtroppo, il popolo ci vede «ornatissimi » in altro senso, dalla testa ai piedi; ci vede indulgere a formalità più adatte al secolo passato che alla mentalità moderna. Togliamo di mezzo gli ornamenti e tutto ciò che impedisce il dialogo. Il Cristo ci ha dato l'esempio; si è fatto umile e povero ed ha potuto avvicinare tutti, ha potuto parlare con tutti: con i potenti e gli umili, con i giovani e i bambini, con la peccatrice, con gli Apostoli, anche con il diavolo e sulla croce con un ladrone».
Il vescovo ha detto ancora: «vedendo tanti orpelli, il popolo ci considera ricchi, anche se in grandissima parte non lo siamo e pensa che noi dimentichiamo le sofferenze dei senza casa e dei senza pane anche se, invece, siamo vicinissimi a tutte le sofferenze».


in La Voce dei Poveri: La VdP dicembre 1964, Dicembre 1964

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