La poesia dei giorni

14 giugno - Oggi corsa in Versilia incontro al mare, è stato così nuovo e così vivo da mozzare il respiro: alitante, eterno ed azzurro respiro del mare! La sera era d'oro e d'oro tutto ciò che non era celeste. E' stata una vertigine tuffarsi nell'acqua così ridente e chiara ed assorbire il sole sulla pelle bruciante.
La sera siamo stati in pineta per accontentare il più piccolo che voleva correre in bicicletta. Il verde ci ha riportato alla realtà.
15 giugno - Sono stata così male da non poter nemmeno ricevere un amico che veniva di lontano, appena sono stata meglio ho accolto tutto il mistero del dolore, esso ci rifà nuovi, lo ho avvertito ammirando il volo delle rondini:
Immenso volar delle rondini
sui colli,
esse tracciano enigmi sulle nubi
con i loro instancabili voli;
Solo quando è schiarito il cielo
dalla prima notte
chiaro vediamo cosa hanno scritto
d'eterno.
21 giugno - Giorni roventi d'esami, le mie bambine sudano sui libri e le vedo con gli occhi cerchiati di stanchezza. Anche questa realtà che fa soffrire i figli va accolta a mani aperte in benedizione.
22 giugno - Stasera la bellezza del tramonto mi ha colto così all'improvviso che se non avessi avuto Chi lodare mi sarebbe scoppiato il cuore.
23 giugno - Oggi per la prima volta ho dipinto una figura, l'idea mi è nata da un grande cappello di paglia che ho comperato. Ora che vedo come sta prendendo vita, sento che siamo, in questa gioia del creare, immagini di Dio.
24 giugno - Ci sono nella vita coniugale periodi in cui l'affetto tocca in modo particolare, allora si avverte che amandoci e crescendo i figli, gli anni non sono passati, ma hanno maturato un immenso patrimonio di vita; solo un sacramento può suggellare tanta ricchezza.
27 giugno - Ieri giornata al mare. Siamo partiti io e i miei figli tutti pigiati nella cinquecento, la quale pur faticando ci ha approdato a Viareggio nell'ora del mezzogiorno ed ecco lo stupendo spettacolo di quella massa d'acqua che da secoli e secoli sempre muove l'onda sonora, quell'immensità dà immediato senso di Dio. La mia bambina ha osservato tutto questo e mi ha reso veramente felice.
Siamo stati tutto il giorno sulla spiaggia tra mille tuffi nel mare che dà la sensazione di abbandonarsi ad un liquefatto cielo; abbiamo passeggiato lungo la riva dove l'onda arrivava sorridendo con ritmo sonoro; ci siamo ubriacati di sole e al ritorno i monti velati dalla sera venivano dolcemente incontro al parabrezza, l'ultimo è stato Monte Morello e ci siamo ritrovati di nuovo a casa.
6 luglio - Siamo in Cadore, trionfo di verde e di crode. La vallata d'Ampezzo è ormai familiare al mio cuore e piena di ricordi, infanzia, giovinezza, maturità: le nostre estati sono state qui. Abbiamo fatto una bella passeggiata nel bosco e i larici altissimi formavano una rete verde da cui traspariva il rosa delle rocce. Al suono dell'Angelus siamo ritornati carichi di fiori.


Grazia Maggi


in La Voce dei Poveri: La VdP luglio 1964, Luglio 1964

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