L'Unico amore Gesù

Più del pane, dell'acqua, dell'aria, per vivere, vi è bisogno di Amore.
Questa necessità assoluta contraddistingue l'essere umano da qualunque altra categoria su questa terra.
E il bisogno di Amore non è debolezza, non è mancanza d'indipendenza, incompletezza imperdonabile e umiliante.
Non è un'esigenza da comprimere e da respingere, da averne paura, anche se è fuoco da incendio o fiamma che travolge.
Si tratta di verità di esistenza umana, è lo Spirito che accende la carne e la illumina fino a farne della luce, è il destino umano che trabocca al di fuori dei limiti del tempo e delle cose terrene, prima che si allarghi a distesa infinita nell'esistere eterno.
E' il rapporto con Dio, l'Amore, è ragion d'essere della vita, unico scopo - è forse Dio vivente in povera carne unita a povera anima, tratta dal respiro del Suo Spirito, che stabilisce rapporto con altre creature, fino a comunione profonda per un espandersi e donarsi quasi a ottenere unica esistenza: l'esistenza che vive per volontà di creazione incessante.
Sta il fatto che l'Amore è ciò che di più unicamente divino è nell'esistenza creata: perchè è nelle cose, nell'anima e nella carne, ma non come contenuto: le cose terrene servono solo ad esprimerlo in modo visibile o spesso soltanto ad indicarlo, oppure, quando la sua presenza è purissima e intera e totale, a essere soltanto occasione per il suo riversarsi in piena libertà, senza nascondimenti o misure.
Ma più spesso è impossibile esprimerlo, è difficile anche soltanto indicarlo, rivelarlo e tanto più liberarlo, donandolo in piena libertà, come l'Amore vorrebbe.
Siamo veramente poveri di libertà, ne siamo tanto incapaci, e l'Amore non ne trova quindi la misura necessaria alla sua violenza di offerta e rimane chiuso dentro egoismi terribili, oppresso da istintività miserabili, da mentalità di paura.
Noi non l'avvertiamo, ma dev'essere prigionia soffocante, troppo spesso, per l'Amore nascosto in noi dal Cuore di Dio, la grettezza della nostra anima e la carnalità così chiusa della nostra carne che cerca amore fatto soltanto di carne e sangue.
E sono poveri gli altri, quelli che dovrebbero darci e ricevere comunione d'Amore. Sono troppo chiusi quelli che devono ricevere il nostro Amore. Sono senza libertà nel ricevere, perchè tentano di prendere tutto per sé, dimenticando che l'Amore non può essere riservato e non è qualcosa che si mangia e si beve per il proprio nutrimento, oppure mettono condizioni all'Amore, riducendolo a ciò che a loro interessa o ricevendolo soltanto attraverso passaggi o modi di dono obbligati, oppure, ancora, non sanno essere pienamente felici del solo e purissimo fatto che esiste l'Amore del mondo, mentre lo stanno vivendo, e misurano quanto hanno dato e quanto hanno ricevuto. Come se l'Amore possa adattarsi alla bilancia, mentre è il sole invisibile che deve colmare di luce tutta la terra.
Ma nonostante tutto, (si può essere bruciati e ridotti alla cenere, affogati da maree che hanno travolto, stanchi e sfiniti come chi è mezzo morto di fame) il problema dell'Amore si impone in tutta la sua violenza appassionante. A meno che non si sia più esseri umani, morti prima di morire per aver lasciato spengere l'Amore - e chissà da che cosa, ma spesso dalla stanchezza, dalla delusione o dalla paura o altro ancora, tutte forme, più o meno velate, dell'egoismo che è il grande nemico dell'Amore.
E' approfondendo e più ancora vivendo nella sofferenza, spesso fino all'angoscia, in me e in chi ho conosciuto e nell'esistenza umana, il problema dell'Amore, che ho capito il dono infinito di Dio nell'aver conosciuto Gesù e nell'essermi innamorato di Lui.
No, non è perchè in questo modo ho girato intorno allo ostacolo e ho risolto il problema in bellezza. So bene che il darsi a Dio e essere di Lui soltanto viene spesso giudicato come il modo migliore per mettere a posto ogni problema e più di tutti quello dell'Amore, perchè, è vero che in questo caso bisogna amare tutti, però rimane vero che non si deve amare nessuno in particolare e l'Amore rimane nel generico, cioè per aria, sulle nuvole. E l'Amore che non è vita vissuta, cuore a cuore, comunione chiara, scoperta, vivente nell'esistenza, non è Amore, anche se così viene evitata l'angoscia dell'Amore e il suo grave pericolo.
Ho avuto sempre senso di orrore o di pena e di compassione ogni volta che ho incontrato qualcuno che - può darsi che sia stata soltanto mia impressione - l'Amore di Dio ha inaridito, come svuotato, di Amore umano, di capacità, di gioia, di serena esperienza di Amore umano.
E' bellissimo - e lo devo e lo voglio testimoniare - essere innamorati di Gesù. Innamorati di Amore vero, capace di prendere tutto il cuore, affascinare interamente la anima e diventare e essere unica e completissima ragione d'esistenza.
Logicamente tutto questo Mistero di Amore per Gesù è posto nella Fede, raccoglie cioè il problema dell'esistenza che è tutta sulla terra e nel tempo, ma le cui ragioni e i cui motivi sono quelli di Dio e dell'eternità.
Ma l'Amore a Gesù a questo convince con facilità, perchè Lui è questa terra diventata Regno dei Cieli, è questo tempo già tutt'uno con l'eternità. E Lui ha vissuto questa unificazione, ne ha parlato con estrema chiarezza e passione e vi si è dato in misure perfette e assolute. L'Amore verso di Lui è Amore a questa «sua» terra, a questo «suo» tempo, a come Lui è e come Lui ha scelto di essere nella esistenza.
Si, è vero, l'unico motivo per cui non ho cercato e non cerco una donna e quindi nell'unione del mio essere col suo attraverso l'Amore che è il cogliere il motivo fondamentale dell'esistenza, ricevendola e comunicandola, è perchè Gesù ha preferito essere su questa terra non legato ai motivi della terra e del tempo, ma ai motivi per cui la terra e il tempo sono stati creati, cioè ai motivi del Regno dei Cieli e dell'eternità.
Non è per virtù la scelta della verginità e tanto meno è per disprezzo della carne e nemmeno per desiderio di libertà per una disponibilità maggiore all'adempimento di doveri e di impegni. Non è per un raffinarsi dello spirito a spese della carne, quasi disumanizzandomi per desiderio di essere un angelo in carne e ossa...
E' per Lui. E' perchè Lui è stato nel mondo nella libertà della verginità, che non è in fondo, nel suo motivo essenziale, non stringersi ad una donna, quanto essere sulla terra non limitato ai motivi temporali che governano l'andare avanti dell'esistenza, ma aperto alle ragioni dì fondo, alle finalità determinanti di tutto ciò che è, e che si confondono, fino a un tutt'uno, per Sua Bontà, con Dio stesso.
E Dio fatto Uomo sulla terra non può che avere le ragioni di Dio, lo stesso motivo del Suo essere Dio, a sostenere la sua esistenza terrena.
Ho accettato quelle stesse ragioni che Lui ha offerto anche alla mia vita.
E' di qui l'Amore per Lui. E è Amore essenziale, dal più profondo, è consenso assoluto a Lui, è dipendere in modo totale, è lasciarsi determinare, è accoglierLo come unica ragion d'essere, è farne motivo di vita e veramente tutto...
Fino a scoprire in Lui un fascino meraviglioso, segreto e irresistibile. E mi sembra di poter capire chi è andato serenamente a morire per Lui, nel Suo Nome, per assoluta fedeltà, per preferenza e scelta tutta fatta di Amore, di Amore per Lui.
Non è ciò che mi può dare, in questa vita o nell'altra, che mi ha convinto e mi convince, ma è ciò che Lui è. L'Amore mi fa vedere che in Lui tutto è perfetto. Il Suo pensiero è chiaro. La Sua parola è fedele. La Sua vita è incredibilmente coerente.
Nessuno ha parlato come Lui. Nessuno è dentro l'esistenza umana quanto Lui, perchè il Suo Amore è totale e è come sorgente inesauribile. Da allora è offerto, è in un darsi incessante e colma di Sé l'universo e è accanto ad ogni uomo, anche se lui non lo sa, è dentro il destino di tutti, ma per essere Amore, Speranza, Salvezza.
E tutto questo certo perchè è Dio, ma anche perchè il Suo è Amore veramente universale, perchè ciascun uomo potrebbe dire, chiunque sia quest'uomo, che Lui l'ha amato, che ha vissuto il suo destino, ciascun uomo e tutti gli uomini, se vogliono, possono sentirselo accanto, amico, fratello, sposo e sposa, Amore tutto donato fino alla morte.

Ciascun uomo e tutti gli uomini sanno che dal Suo Amore fruttifica soltanto il loro bene e speranza e fiducia di pace.
Un Uomo, fatto di carne e sangue, di storia umana, anche se Dio, ha amato e ama gli uomini così.
E' qualcosa che sgomenta e sconcerta, ma è la verità.
Ecco: quest'Amore è il mio Amore. Tutto qui, questo terribile mistero dell'Amore per Gesù.
Sto scrivendo parole intorno a Gesù, e all'Amore per Lui, ma io so che non sono parole.
A un certo punto nella vita ci si accorge chi è e cosa è che ci dà di vivere. A rigore, per rimanere su un piano di normalità d'esistenza umana, dev'essere l'Amore. E questo Amore deve colmare, inebriare, vincere sempre, fino a essere motivo di tutto. Quest'Amore è necessario che spieghi tutto. Che offra ragione di ogni cosa e tutto renda bello, perchè tutto fa essere vero.
L'Amore che compie questo miracolo di onnipotenza (e si sa, con perfetta chiarezza, che in ogni esistenza può essere compiuto fino a poter essere compiuto nell'umanità intera, tanta è la forza di questa onnipotenza di Amore, se fosse obbedita) quest'Amore è Amore divino.
Credo che l'Amore di Gesù, l'Amore per Lui, è quest'Amore.
Gliene do umile e serena testimonianza.
Così è l'Amore per Lui: è vero con assoluta certezza di verità.
Domani è possibile che mi stanchi di quest'Amore perchè è troppo Amore e è difficile per noi poveri uomini sostenere un peso troppo più grande di noi. Il desiderio del facile, dell'immediato, e quindi del materiale, è sempre in agguato, annidato nell'istinto della mediocrità e dell'egoismo.
Però per tutta una ricerca condotta a cuore aperto nei confronti di tutto l'Amore, per una accoglienza pronta e immediata a raccogliere tutto ciò che può essere Amore, per un guardare d'intorno con occhio attento a scoprire, dovunque possa essere, l'Amore, non posso non testimoniare - e è gioia immensa poterlo fare, dicendolo a Lui e dicendolo a tutti - che il Suo soltanto è unicamente Amore. E' vero: sulla terra, fra gli uomini, non vi è altro Amore che l'unico Amore Gesù.


don Sirio


in La Voce dei Poveri: La VdP febbraio 1964, Febbraio 1964

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