Insieme a Gesù, siamo poveri di beni materiali...
Abbiamo come lui questa povertà che consiste nel vivere come i poveri, nel non avere in quanto ad alloggio, cibo, vestiti, beni materiali d'ogni genere insomma, nient'altro che il necessario, al pari dei poveri.
Abbiamo non già una povertà di convenzione, ma la povertà dei poveri.
La povertà che, nella vita nascosta, vive non di doni, ne dì elemosine né di rendite, ma del solo lavoro manuale, lavoro umile, basso, vile, il lavoro dei poveri, secondo l'esempio di Gesù.
La povertà che nella vita da operai del Vangelo, in cui tutto il tempo è consacrato al ministero delle anime eccetto quello che vien dato alla preghiera, vive di elemosina, ma non accetta altro che il necessario per vivere da povero, per vivere tanto poveramente quanto un operaio, un artigiano, che si mantiene col lavoro delle proprie mani...
Siamo poveri nello spirito, vuoti d'ogni amore, d'ogni desiderio, d'ogni attaccamento per ciò che non è Dio, radicalmente vuoti di tutto ciò che non è lui... non amando nulla di ciò che non è lui...
Vuoti di noi stessi e degli altri, senza ricercare né il nostro bene né quello di nessuna creatura in vista dì noi o di esse, ma ricercando unicamente la gloria di Dio e ricercandola in vista di lui solo.
P. Charles de Fouchauld
in La Voce dei Poveri: La VdP gennaio 1964, Gennaio 1964
Luigi Sonnenfeld
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