La primavera quest'anno è arrivata un po' stanca. L'altro giorno l'ho trovata ancora coperta di neve: uno strato leggero e soffice come un velo bianco di sposa a nascondere una fecondità segreta e verginale, ma pronta, colmata, traboccante.
E lungo il sentiero, fra gli alberi nudi, nel sottobosco riposava ancora la primavera, ma odorava già di muschio, di terra fradicia eppure viva, quasi calda, sotto le foglie di rame vecchio dell'anno scorso. E un fiore dai petali viola, aperti a calice, aveva bucato una foglia larga di castagno e splendeva di calore e di gioia sul poggio bagnato di sole. Mi sono fermato perchè era il primo fiore del bosco e ho guardato il nascere del mondo, la prima luce, il primo giorno del tempo. Mi ha dato lo stupore del nuovo come qualcosa mai visto, lo svelarsi di un mistero e sono rimasto come affacciato sull'infinito.
Oggi un operaio è arrivato correndo a dirmi che gli era nata una bambina e non riusciva a parlare, emozionato quasi spaventato e diceva e gli occhi aveva pieni di lacrime: una bambina, una bambina e è corso via in bicicletta e lo vedevo, impacciato e sgomento, a guardare nel lettino dell'ospedale la sua bambina. Il fiore dai petali viola sul poggio aveva bucato una foglia per splendere al sole.
La primavera è stanca ma è forza violenta che urge dalla terra e passa nella carne degli uomini e fiorisce una bambina. E fa azzurro il cielo e appassionata la luce del sole.
E' l'unica onnipotenza racchiusa nel mondo e che mai si esaurisce perchè attinge ad una Volontà immutabile d'esistenza, ad una decisione di vita sempre attuale e presente. Tutto vive della vita del primo giorno perchè ha in se, conservata intatta, tutta la Grazia di quel Mistero. E' veramente buona e sacra e santa questa terra, questo universo nel cui seno palpita la forza misteriosa dell'Onnipotenza di Dio a germinare continuamente la vita. E' un grembo verginale per l'espansione della vita da una comunione con la Fonte inesauribile dell'esistenza.
Non sono forze fisiche o combinazioni chimiche, ritorni o passaggi di movimenti siderali, non è gioco perfetto di costellazioni comunicante esattezza d'obbedienza fino al fiore che buca la foglia per aprire il viola del suo calice al tepore del sole e fino alla bambina che il babbo guarda nel lettino bianco, rigirandosi, sbalordito, il berretto fra le mani come qualcosa d'impossibile.
Perchè tutto è corpo materiale di un Anima nascosta, tutto è realtà fisica di un Mistero dello Spirito, tutto è segno di Dio. E forse, può essere detto, che tutto è sposa. Tutto è stato fatto perchè vi sia accoglienza, oggetto di offerta, motivo di Amore, dono di Bontà e quindi nascita di vita.
Tutto è strada perchè vi è Chi vuole camminare. Oceano per una barca senza porto d'arrivo all'infuori di quello di partenza, sospinta da un vento, dolce e forte, senza stanchezze. Energia in espansione senza ritorni e inesauribile perchè tutta rimane nell'infinito dal quale nasce e per il quale è. Tutto è veramente Grazia perchè di tutto è unicamente causa l'Amore.
Questo è lo spazio vero che tutto contiene e di cui è impossibile darne la misura. E tutto contiene perchè in tutta la realtà creata è dentro a penetrarla in profondo fino al punto che forse ciò che è materiale è soltanto una forma misurabile di questo spazio. Realtà spaziale dimensionata per contenere oggetti avvicendati in uno svolgimento fatto di tempo. Questo mondo, la terra, gli uomini e il tempo cioè il loro muoversi dentro lo spazio.
Penso che vi debbano essere intuizioni, visioni quasi del mondo, della realtà materiale da rendere impossibile anche il solo distrarsi da una attenzione viva di Dio. La creazione è realmente manifestazione di Lui, ma non esterna e soltanto indiretta e mediata, qualcosa che mi richiama il pensiero di Lui. La sento come immenso, misterioso Sacramento che mi comunica la conoscenza e l'esperienza del Suo Essere, che mi dà, in qualche modo, il Suo stesso Essere.
La creazione, il mondo, la realtà materiale è l'inizio di una linea che nasce dal personale Mistero di Dio e è questa linea la Rivelazione e l'Incarnazione e il Cristianesimo e la Chiesa. Dio che si precisa, per così dire, nel Suo espandersi e donarsi fino all'offerta personale di Se stesso nell'Incarnazione, nel Suo farsi Uomo. E' Materia, è Parola, è Uomo, è Pane, è Chiesa, è Storia nel farsi incessante del Regno di Dio...
E' realtà visibile contenente sempre più l'Invisibile. E' questo mondo che è apparenza del mondo di Dio. Sono io, tu, gli altri, le cose, l'universo, ma è Lui, Dio, di cui tutto è velo, e contenenza e sacramento.
Mi pare di capire perchè Gesù ha scelto l'acqua per il battesimo, l'olio e l'imposizione delle mani per lo Spirito Santo, del pane e del vino per la presenza nel tempo del Suo Sacrificio e per nutrirci del Suo Corpo e del Suo Sangue...
I sacramenti nella loro materia e forma sono per la contenenza e la comunicazione del Mistero di Dio, in modo diretto, immediato e sostanziale e hanno una logica meravigliosa se appena pensiamo alla fatica della materia a comunicarci quello che del Mistero di Dio le è stato nascosto nel seno profondo al momento della Creazione e nel suo farsi attraverso l'evoluzione.
Il Cristianesimo ha scoperto il valore del mondo perché ha dato alla materia il suo scopo: dare ciò per cui è: Dio.
E penso in questa primavera, forse perchè è così stanca a venire, a trionfare, a sbocciare, che non è senza significato colmato di adorabile Mistero, che il Figlio di Dio fatto Uomo, entrato nel mondo perchè l'universo avesse il Suo Dio fatto di carne e sangue, materia vivente, abbia patito e sofferto la Sua passione e morte in tempo di primavera, nella stagione in cui la terra è scossa dal fremito violento e appassionato della Creazione che continua con le sue energie segrete a spingersi avanti verso la sua misteriosa perfezione.
Entra in questo scorrere dentro la terra dell'onnipotenza di Dio Creatore la forza infinita di Dio Redentore perchè sia viva e operante la Grazia di Dio santificante tutte le cose e ogni vita e tutta l'esistenza. Tutto è veramente sopraffatto da Lui, l'unico Dio, e tutto va verso l'unificarsi in Lui perchè l'esistenza è un punto. Unico è l'Essere. La sua espansione materiale è soltanto Bontà fatta Materia per virtù di Amore. Come Dio si è fatto Uomo per opera dello Spirito Santo. Creazione e Incarnazione sono opera dell'unico Dio. Anche passione e morte e resurrezione del mondo e quindi della storia degli uomini sono tutt'uno con la passione e morte e resurrezione del Figlio di Dio fatto Uomo, Gesù. Vi sono identità misteriose, invisibili, ma reali e si stanno compiendo ogni giorno finché tutto sia anche visibilmente ciò che è sostanzialmente, soltanto Dio. Lui solo Valore assoluto. l'Unico.
don Sirio
in La Voce dei Poveri: La VdP aprile 1963, Aprile 1963
Luigi Sonnenfeld
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