prefazione

"Quello che io vi dico nelle tenebre ditelo alla luce del sole e ciò che vi è stato detto in un orecchio predicatelo sui tetti" (Mt. 10, 27)
Vorremmo che queste quattro povere paginette parlassero alla luce del sole degli oscuri problemi dello Povertà e predicassero sui tetti ciò che a ciascuno viene certamente detto nell' intimo più segreto della propria coscienza cristiana. Bisogna dare tutta la chiarezza e tutto il valore a certa Verità così essenziale nel Cristianesimo.
E dare un senso e un valore alla povertà è essenzialità cristiana: raccogliere la povertà dovunque sia e di qualunque povertà si tratti e farne un motivo di ricchezza, è miracolo unicamente cristiano.
Bisogna soccorrere la povertà e farne autentico valore umano e divino: è per questo che Dio si è fatto Uomo.
Siamo degli spaventosi egoisti quando nemmeno ci accorgiamo che il nostro star bene viene forse pagato dalla disperazione degli altri. E siamo dei maledetti quando facciamo in modo che lo povertà sia maledetta.
Siamo degli ingiusti quando consentiamo per indolenza o per paura o peggio ancora a che permangono situazioni e condizioni d' ingiusta povertà cioè d' impossibilità di degna esistenza umana.
Siamo dei farisei ogni volta che ci mettiamo l'anima in pace convinti che i quattro spiccioli dati in elemosina e le quattro chiacchiere a tinta sociale, siano assai per sistemare le nostre possibilità nei confronti dei terribili problemi della povertà. Tradiamo la Verità e la bestemmiamo quando la nostra mentalità e modo di vita dimostrano che in fondo crediamo che i soldi sono tutto e che per noi povertà e infelicità sono la stessa cosa.
Smentiamo tutto il Cristianesimo ogni volta (e forse è sempre) che rifiutiamo i suoi insegnamenti sulla povertà. E siamo degli ipocriti quando giudichiamo che quelle precise Parole non ci riguardino..
Bisognerebbe impegnarci seriamente o difendere i diritti della povertà.
Noi tentiamo di darle un filo di voce perché nel vociare di questo nostro tempo così orribilmente reclamistico e propagandistico, dica lo suo parola umile e dolce e tutt'Amore anche la povertà. Anche perché lo Povertà
forse più di ogni altra realtà umana, è Verità.

La Redazione


II Consiglio Particolare delle Conferenze di S. Vincenzo de' Paoli in ubbidienza al suo scopo di Assistenza ai bisognosi, nel tentativo di sollevare tanta miseria (disoccupazione, mancanza di nutrimento, di vestiti, di casa, di medicinali, ecc.) si permette di unire il modulo del C.C.P. per offrire la possibilità più semplice e facile a tutti coloro che ascoltano la voce dei poveri di dare qualcosa di ciò che hanno a chi ha bisogno di tutto.


in La Voce dei Poveri: La VdP febbraio - marzo 1960, Marzo 1960

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