Al principio dei tempi

«E creò Dio l'uomo a immagine Sua, ad immagine di Dio lo creò e maschio e femmina li creò» (Gen. 1, 27)
L'immagine di Dio riflessa nell'uomo, la Presenza nell'esistenza umana della misteriosa Bellezza e Verità e Bontà di Dio è come divisa, è deposta nell'umano maschile e femminile, l'uomo e la donna hanno di Dio, ma come in modo parziale ciascuno, in misura complementare, fino al punto che completezza d'immagine si ha soltanto nell'unità ottenuta. Bisogna che intervenga l'Amore a raccogliere e unire, partecipare e comunicare, offrire e raccogliere, ricevere e donare, perchè tutto il Mistero di Dio nella creazione sia adombrato e come raffigurato e quasi indicato in un riflesso concreto, immediato, vivente.
Nel segreto adorabile del Mistero della Vita di Dio, l'Unità dell'unica divinità si esprime nella vita comunitaria della Trinità. E l'Unità si allarga in espansione infinita nella realtà infinita delle Tre Persone divine.
Espansione divina che la Volontà di Dio, nella comunicazione del Suo Essere Bontà infinita, estende, operando «ad extra» della Vita intima di Dio, nella creazione.
E mi sembra, contemplando secondo la povertà della mia immagine umana, quasi di vedere a ventaglio espandersi la sovrabbondanza infinita dell'Essere di Dio. E la Sua Onnipotenza Gli offre come delle onde concentriche, sempre allargantisi a vastità immense, sulle quali corrono in dono meraviglioso le armonie segrete e stupende, adorabili, della Sua Perfezione assoluta. E il nulla è obbediente a ricevere e raccogliere quest'onda d'armonia divina che passa e lascia che segni il suo spandersi d'esistenze a testimonianza della sua bellezza. E il mondo è creato e il tempo inizia il suo battere misterioso il ritmo di una Gloria incessante.
E' per questo che la Creazione la Scrittura la sentirà sempre il cantico della Gloria di Dio.
E' come una sorgente di luce che a un certo punto si scopre e lascia splendere la sua luce all'intorno. Si estende all'intorno e si allarga nel buio e il buio si fa luce e la luce continua a splendere sempre più diffusa, perchè sempre incessantemente illuminata dalla inesauribile sorgente di luce.
Ma l'immaginazione fatta di visione di occhi, sia pure nell'intimo dell'anima, non regge, non è possibile «vedere» la Verità su questa terra, dove tutto risente necessariamente di un limite ed una misura, non è possibile "vedere" il Mistero che, pur rivelandosi nelle cose visibili, si attua, si completa e si conclude in realtà invisibili, perchè rientra e ritorna nell'invisibilità della Vita intima di Dio. Tutto da Lui è uscito, porta con se il Suo Mistero e è per questa Presenza che tutto non può concludersi che in Lui.
L'onda colmata della Sua Armonia non corre espandendosi nel vuoto a perdersi nel nulla sia pure lontanissimo. Non può uscire dalla Presenza di Dio, infinita. L'espansione a ventaglio ritorna necessariamente a raccogliersi. E ciò che è nato dall'Unità, all'Unità inevitabilmente ritorna. In fondo è sempre rimasta Unità pur nella sua espansione.
Esattamente a somiglianza di Dio che nell'espansione Trinitaria delle Persone rimane sempre Unità di Natura.
Luce meravigliosa da unica sorgente infinita, dove dispersione non può essere nel suo donarsi, perchè tutto ciò che è illuminato riflette tutta la luce ricevuta in un ritorno di splendore, quasi misterioso aumento di luce dell'unica infinita sorgente di luce.
. . Non è fatica d'immaginazione, ma forse qualcosa di una visione «visibile» soltanto nella Visione immediata di Dio. Ma uno sguardo fatto d'anima accesa di Fede e di trepido Amore bisogna darlo a questo mondo creato, a questo mondo creato da Dio.
Bisogna alzare il velo e sotto le sue apparenze, è contemplazione di Lui, scoprire il Suo Volto, trovare la Sua Immagine, adorare la Sua Somiglianza. E' semplice dovere di Amore verso di Lui e verso di te conoscere ciò che di Lui ti è stato dato, ciò che di Lui tu hai e manifestarti ciò che di Lui io ho, perchè sicuramente in noi vi è di Lui «qualcosa » di diviso in te ed in me, in dolce richiamo, in decisa ricerca, in essenziale esigenza di unificazioni perchè l'Unità di Lui sia ristabilita dopo che in noi si è raccolta ogni realtà creata, dopo che ogni armonia ci ha palpitato in cuore e ogni luce si è accesa nell'anima nostra. Punto d'incontro dell'universo intero, io e tu, e allora scende l'Amore a raccoglierci, l'Amore in attesa per compiere l'Unità, perchè solo l'Amore raccoglie l'universo in noi, unisce noi fra noi e noi a Dio e Dio in Se stesso perchè tutto sia Uno, Lui, l'Unico Dio.
Bisogna avere il coraggio e la purezza verginale (verginità è la Verità del Pensiero di Dio conservata in perfetta fedeltà nel nostro corpo e nella nostra anima) di guardare una donna (e tutte le donne) così, nell'aperta chiarezza del disegno di Dio. Si scoprirebbe il senso della Scrittura (Dio che ci spiega con parole il Suo Pensiero, le Sue intenzioni) che descrive Adamo che guardando tutto il creato non trova «un aiuto simile a lui» (Gen. 2,20). E Dio stesso riconobbe che «non era bene che l'uomo fosse solo» (Gen. 2,18). Nella perfezione dell'universo, nella bontà di tutte le cose - «e vide Dio tutte le opere sue ed erano grandemente buone » - (1,31) scopre qualcosa di non buono e colma allora la perfezione e tutto è bontà con la creazione della donna.
L'uomo da solo non può concludere in se l'universo, l'aiuto che gli viene dalla donna è essenziale perchè lei gli porta il diritto a che scenda l'Amore sulla terra, nell'universo. E' lei accanto a lui che ottiene i due termini nei quali l'universo confluisce, nei quali l'armonia si conclude, dove tutta la luce si riflette. Punti estremi di conclusioni supreme. E' l'ultimo passo del misterioso cammino della creazione e del fluire del tempo nel realizzare e concludere il ritorno e qui l'Amore allora può scendere. L'Amore dell'Unità Trinitaria di Dio a compiere l'Immagine, a ottenere la Rassomiglianza per l'Unità di tutta l'esistenza nell'Unità di Dio.
«E saranno due in un corpo solo».
E' per l'uomo e per la donna unificati dall'Amore che anche la materia, tutta la realtà materiale diventa un corpo solo. La Verità che scende e entra attraverso l'Amore perfino in ciò che è materiale e quindi naturalmente diviso e dividente a stabilire l'Unità di tutte le cose.
Ogni uomo che non conosce e non cerca questo aiuto alla propria essenziale Verità nella donna, le nega perfino l'esistenza, la stessa sua ragione d'essere. Ogni donna che non scopre e non raccoglie nell'uomo questa misterioso bisogno di lui di lei e di lei di lui per la loro unica Verità d'esistenza e di quella di tutte le cose, non sa nemmeno cos'è l'Amore e tanto meno conoscerà e vivrà la propria grandezza perchè realmente, secondo il suo nome "essa è la madre di tutti i viventi" (Gen. 3,20).
Sì, è vero, è venuto il peccato originale a disordinare tutto fin nel più profondo dall'esistenza. E dopo, l'Amore fatto di Verità essenziale è diventato sempre più come un sogno assurdo perchè il peccato è maledetta affermazione dell'egoismo, è ricerca di se stessi in tentativo impazzito di essere inizio e fine di tutto, punto di convergenza fino alla forzatura di tutto sopra se stessi e per se stessi.
E di qui la divisione, il separarsi in ricerche individuali, l'avanzare solo diritti. La materialità allora è inevitabile e la libertà sparisce soffocata dalla carne e dal sangue in cerca soltanto di carne e sangue e l'istinto cercherà la liberazione abbandonandosi a tutto l'istinto.
E' da allora che l'uomo e la donna sono soltanto una lotta fra due ricerche egoistiche e inevitabile ne nasce un odio strano e misterioso, una diffidenza quasi per una consapevole sfiducia di fondo perchè la carne porta e spinge in richiesta terribile fino sull'orlo dell'unione, ma non è unità e resta la delusione e la stanchezza che costringe di nuovo a riprendere l'incertezza e l'angoscia di una ricerca.
La donna allora è soltanto qualcosa da conquistare e in fondo rimane nemica, perchè alla radice del suo essere ribollirà sempre diffidenza e paura di servire soltanto e la sfiducia porta alla difesa e all'offesa in una lotta incessante e angosciosa.
E' meraviglioso il tentativo che il Cristianesimo ha compiuto perchè il Mistero di Dio torni a essere Immagine e Somiglianza del Mistero dell'uomo e della donna.
E la Grazia sacramentale, l'Onnipotenza santificante e consacrante di Dio, scende a comunicare soprannaturalità e quindi Mistero divino all'unione dello sposo e della sposa.
E la Verginità è offerta da Gesù come libertà dai veli dell'apparenza dei corpi per una totale disponibilità alla Verità nascosta in tutte le cose e in attesa di uomini e donne in cerca di una presenza universale, aperta e pronta, attraverso la quale l'onda dell'armonia perfetta di Dio passi liberamente nel suo espandersi da Dio e nel suo ritorno a Lui. Carne e sangue e anima e esistenza totale in libertà assoluta, offerta all'Amore, a tutto il dono di luce nell'effondersi senza trovare ostacoli, nel suo andare e venire per la Gloria di Dio e la Verità dell'universo. Meraviglioso avvio sulla terra, fra gli uomini, alla divina libertà e Verità di Amore come per gli Angeli in Cielo.
E una Donna è nata Immacolata fra tutte le donne. E' come nata prima del peccata e colmata da tutta la Grazia della Redenzione. Una donna. E' dovere di Amore verso di lei e d'adorazione a Dio vederla in ogni donna. Con ogni donna stabilire Amore come con lei. In ogni donna cercare il Suo Mistero, contemplare la Sua Bellezza, sognare il Suo Splendore, soffrire una nostalgia infinita, la nostalgia rimasta nel cuore di tutti, di una donna veramente "Madre di tutti i viventi" (Gen. 3,20).



don Sirio


in La Voce dei Poveri: La VdP marzo 1962, Marzo 1962

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