Al mattino i bambini ancora dormendo
senza parole mi dicono:
non dire quello che pensi, papà,
stasera e domani
bisogna ancora mangiare.
E sento ancora la voce:
lustra le scarpe
a chi di dovere
perché la fatica non basta
per darci ancora da mangiare.
E mi ripetono piano:
dal tuo Amore siamo nati
ma è dal tuo morire
di ogni giorno chinando la schiena
che noi si può ancora mangiare.
E lungo la giornata li ascolto:
mi pesa il piede sul collo
mi pungono spine avvelenate nel cuore non posso alzare la testa...
così tanto mi costa il vostro mangiare.
* * *
in La Voce dei Poveri: La VdP dicembre 1961, Dicembre 1961
Luigi Sonnenfeld
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