«E il lupo farà dimora coll'agnello, il leopardo si accovaccerà col capretto e il vitello e il leone e la pecora staranno assieme e un piccolo fanciullo li condurrà. I vitelli pascoleranno coll'orso; si sdraieranno insieme i loro nati e il leone mangerà paglia come il bue. E il bambino si trastullerà sopra il covo dell'aspide e nella duca della vipera introdurrà la mano un bambino appena slattato ». (Isaia 11, 6-8).
La dolce e sognante visione del profeta. E il tempo sarebbe venuto quando l'Amore comanderà al posto dell'istinto.
Gli interessi, gli affari hanno separato e allontanato. Guerra segreta e aperta, lotta senza ritegno e senza riposi. Ecco il risultato: molti nemici di più e il moltiplicarsi di odio e lo spargimento di rancore.
Le idee politiche. L'appartenere ad un partito e a un altro. Quindi insopportazione fino a detestarsi. E l'umanità è divisa e perfino una famiglia è divisa. Più poveri ancora perchè sempre più poveri perfino di Amore.
Perchè ancora regna e comanda la legge della giungla: la tua morte evita per me?
Perchè chi ancora decide della giustizia è la violenza e la forza?
Perchè il danaro può tutto ciò che vuole?
Perchè chi è ricco è persona importante e chi è povero è solo uno straccio?
Perchè per far valere i propri diritti c'è bisogno della corruzione degli appoggi?
Perchè brigare nel segreto e scavare la terra sotto i piedi degli altri?
Perchè nessuno crede più all'amore e giudica vuoto sentimento l'amicizia?
Sogno assurdo quello del profeta e ideale impossibile quello nato il giorno di Natale. I lupi, i leoni e gli arsi sono ancora più lupi, leoni e orsi. E gli agnelli e i capretti e i vitelli continuano a essere divorati allegramente.
Tempo di Natale, tempo di pace.
Almeno oggi esci nella strada e scambia una parola con lo spazzino. Fai mettere a tavola, insieme alla famiglia, il cameriere o la cuoca. Stringi la mano all'operaio. Sorridi a chi ha un debito con te. E trovati a sedere accanto, serenamente, al tuo concorrente.
Non è male che la falce e il martello si trovino insieme con lo scudo crociato a scambiare discorsi di pace comune. E chi ieri voleva mangiare e divorare si metta a pascolare bonariamente l'erbetta fresca del prato.
Perchè sparisca ogni pericolo e ogni paura. E la pace si allarghi sul mondo come la luce al mattino quando sorge il sole.
Allora si avvererà la dolce e sognante visione del profeta: "trasformeranno le loro spade in vomeri e le loro lance in falci e non brandirà più spada gente contro gente e non si eserciteranno più oltre a far battaglia". (Isaia 2, 4).
in La Voce dei Poveri: La VdP novembre 1961, Novembre 1961
Luigi Sonnenfeld
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