«Sono tanti coloro che si sono affrettati a elogiare la "Mater et Magistra": vedremo quanti si ricorderanno lo spirito dell'Enciclica quando le vicende prossime - uno sciopero per aumenti salariali, un progetto di nazionalizzazione o l'indipendenza dei popoli di colore - metteranno loro addosso la tentazione di sostituirsi al Papa, definendo eretico ciò che contrasta coi loro interessi».
Mario Gozzini
(da «Politica», rivista fiorentina)
Un padre scrive a suo figlio in "Seminario":
«Una cosa in particolare vorrei raccomandarti. Sei figlio di un operaio e di tale qualifica sento tutta la dignità. Le mie mani sono callose, ma mi consola il pensiero che anche Gesù lavorò nell'umile bottega di Nazaret. Quando tratti con un operaio, ricordati di tuo padre. Ho sentito che Mons. Gibier, Vescovo di Versailles - essendo figlio di un carraio - volle che, nella sala del trono episcopale, fosse collocata una grande ruota e la mostrava con compiacenza a tutti per ricordare i suoi umili natali e i sacrifìci di suo padre. E l'Abate Gardyn andò ad assistere il babbo moribondo e gli scorse le mani callose - prima mai osservate - e, piangendo, s'inginocchiò, ne baciò quei calli e giurò di dedicarsi al miglioramento della classe operaia.
«Non aver timore degli operai. Malgrado l'apparenza rude, amali e proteggili. E quando vedi un operaio, pensa a tuo padre. Fa per lui quel che faresti per me. Come se fosse per Gesù, operaio anche Lui».
(da una rivista per sacerdoti)
Le gioie dei poveri
Una recentissima legge (12 luglio 1961, n. 603) ha rivalutato le pene pecuniarie (multa e ammenda) comminate dal codice penale e dalle leggi anteriori al 21 ottobre 1947, moltiplicando per cinque le misure stabilite in precedenza; inoltre tale legge ha mutato la proporzione fra le pene pecuniarie e le pene detentive: prima un giorno di reclusione o di arresto corrispondeva a lire 400 di multa o di ammenda; ora corrisponde a lire 5000.
in La Voce dei Poveri: La VdP settembre 1961, Settembre 1961
Luigi Sonnenfeld
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