• "E' questa esigenza dei sacerdoti nelle loro funzioni che indigna il popolo e lo allontana da Dio e dalla Chiesa... che cosa volete chiedere a delle masse scristianizzate, a della gente che disprezza già il sacerdote, che considera già il sacerdote come un avaro e un uomo dalla vita comoda e borghese; a della gente che in chiesa viene due o tre volte all'anno e forse soltanto in occasione di battesimi, di matrimoni, di funerali? Immaginate cosa provano nella loro anima quando, proprio quelle volte, si sentono dire: Fa tanto, mi deve tanto... Questi modi di fare allontanano dalla Chiesa: anziché riportarne una buona impressione, la gente se ne va con l'idea che la religione è tutta una bottega." (Padre Chevrier)
• "Chi ha frequentato anche soltanto per poco tempo la classe operaia, sa che il sacerdote è considerato come un mestierante e generalmente pensa che per il lavoro che fa è troppo esigente. L'idea teologica dei cosiddetti «diritti di stola» gli operai stentano a comprenderla. Quando parlano del prete, lasciano chiaramente capire che "il rumore di denaro" attorno all'altare, ha per loro un qualcosa di simoniaco." (Mons. Ancel)
• "L'operaio non è gran che colpito dalla nostra castità: ci crede poco. Non è colpito affatto dalla nostra ubbidienza: anch'egli obbedisce al suo padrone e spesso assai più duramente. Neanche i nostri modi dolci, amabili, servizievoli lo impressionano granché: anche il mercante, il gioielliere, il mobiliere "sanno fare". Ciò che gli dà lo "choc", ciò che terremota la sua indifferenza o incrina la sua blindatura di ostilità, è il nostro disinteresse. Persone colte, che potrebbero guadagnare bene..per vivere così povere, devono crederci sul serio." (don Godin)
• "Non bisogna pensare e tanto meno lasciar credere attorno a noi, che le dottrine economiche e politiche dei paesi cosiddetti capitalisti o occidentali, o i sistemi nei quali il denaro è sovrano e dove è il solo tornaconto dell'imprenditore a decidere dell'impiego o della disoccupazione dei lavoratori, possano essere considerati come qualcosa di cristiano. Non si deve difendere senza riserve e senza imporgli il correttivo degli obblighi e dei pesi che esso deve avere come contropartita, il diritto di proprietà." (Mons. Poirier, un Vescovo di Haiti)
• "Mi sembra che in realtà la santità, oso dire, sia il minimo per un cristiano. Essa è per il cristiano ciò che è per il commerciante l'onestà a proposito del denaro, per il militare di professione il coraggio, per lo studioso lo spirito critico. La virtù specifica del cristiano ha per nome la santità... Perché un uomo sia realmente abitato dal Cristo, come l'ostia dopo la consacrazione, bisogna che prima la sua carne e il suo sangue siano diventate materia inerte, e in più commestibile per i suoi simili. Allora questa materia può divenire per una consacrazione segreta carne e sangue del Cristo. Questa seconda trasmutazione è opera di Dio solo, ma la prima è in parte nostra fatica." (Simone Weil)
• "Se basta che una donna di servizio ci rubi un paio d'uova o che un ragazzo cui abbiamo corretto i compiti non ci saluti, per convincerci che gli uomini non sono degni di essere amati, vuol dire che il nostro amore è davvero scarso." (fr. Arturo Paoli)
in La Voce dei Poveri: La VdP gennaio 1961, Gennaio 1961
Luigi Sonnenfeld
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