LA VOCE DEI POVERI: La VdP febbraio - marzo 1960

prefazione

"Quello che io vi dico nelle tenebre ditelo alla luce del sole e ciò che vi è stato detto in un orecchio predicatelo sui tetti" (Mt. 10, 27)
Vorremmo che queste quattro povere paginette parlassero alla luce del sole degli oscuri problemi dello Povertà e predicassero sui tetti ciò che a ciascuno viene certamente detto nell' intimo più segreto della propria coscienza cristiana. Bisogna dare tutta la chiarezza e tutto il valore a certa Verità così essenziale nel Cristianesimo.
E dare un senso e un valore alla povertà è essenzialità cristiana: raccogliere la povertà dovunque sia e di qualunque povertà si tratti e farne un motivo di ricchezza, è miracolo unicamente cristiano.
Bisogna soccorrere la povertà e farne autentico valore umano e divino: è per questo che Dio si è fatto Uomo.
Siamo degli spaventosi egoisti quando nemmeno ci accorgiamo che il nostro star bene viene forse pagato dalla disperazione degli altri. E siamo dei maledetti quando facciamo in modo che lo povertà sia maledetta.
Siamo degli ingiusti quando consentiamo per indolenza o per paura o peggio ancora a che permangono situazioni e condizioni d' ingiusta povertà cioè d' impossibilità di degna esistenza umana.
Siamo dei farisei ogni volta che ci mettiamo l'anima in pace convinti che i quattro spiccioli dati in elemosina e le quattro chiacchiere a tinta sociale, siano assai per sistemare le nostre possibilità nei confronti dei terribili problemi della povertà. Tradiamo la Verità e la bestemmiamo quando la nostra mentalità e modo di vita dimostrano che in fondo crediamo che i soldi sono tutto e che per noi povertà e infelicità sono la stessa cosa.
Smentiamo tutto il Cristianesimo ogni volta (e forse è sempre) che rifiutiamo i suoi insegnamenti sulla povertà. E siamo degli ipocriti quando giudichiamo che quelle precise Parole non ci riguardino..
Bisognerebbe impegnarci seriamente o difendere i diritti della povertà.
Noi tentiamo di darle un filo di voce perché nel vociare di questo nostro tempo così orribilmente reclamistico e propagandistico, dica lo suo parola umile e dolce e tutt'Amore anche la povertà. Anche perché lo Povertà
forse più di ogni altra realtà umana, è Verità.

La Redazione


II Consiglio Particolare delle Conferenze di S. Vincenzo de' Paoli in ubbidienza al suo scopo di Assistenza ai bisognosi, nel tentativo di sollevare tanta miseria (disoccupazione, mancanza di nutrimento, di vestiti, di casa, di medicinali, ecc.) si permette di unire il modulo del C.C.P. per offrire la possibilità più semplice e facile a tutti coloro che ascoltano la voce dei poveri di dare qualcosa di ciò che hanno a chi ha bisogno di tutto.

Il tempo ci fa tutti poveri

Ci illudiamo coscientemente nel giudicare la nostra vita come un blocco unito e compatto. La sentiamo così e ad ogni momento crediamo di possederla tutta insieme. Consideriamo in questo modo anche quella parte di esistenza che ancora ci rimane e forse penseremo così anche quando ci rimarrà un giorno solo di vita. Non avvertiamo il suo sbriciolarsi di ogni giorno e il pericolo che tutto in un colpo si sgretoli per spaccature improvvise.
L'istinto ci difende da un terrore che ci farebbe impazzire e l'incoscienza ci sistema nell'impressione, strana che il finire sia rimandato sempre più indietro, sempre più indietro.
Forse ci aiuta in questa strana impressione il senso di doveri da compiere, le cose importanti da fare, l'ideale da raggiungere, il sogna da realizzare... E chiudiamo il finestrino aperto sul paesaggio per non guardare che gli alberi e le case e le montagne fuggono via perché il treno corre e non si ferma mai.
Vogliamo sentirci sicuri ed è pietoso questo impazzimento generale mentre è condizione umana fondamentale non poter essere sicuri di niente. E spesso forse nemmeno sicuri del proprio esistere o no. Siamo sicuri soltanto di non poter essere sicuri di nulla?
Pessimismo, visione nera della vita, tentativo di demolizione dei valori umani e terreni, angoscia sconfortata e senza speranza... può darsi. O è sofferenza terribile per il peso di un mistero che ci schiaccia, di una esistenza che somiglia troppo alle onde spinte una dell'altra a perdersi sulla spiaggia senza lasciare nemmeno il più piccolo segno?
II tempo costringe ad essere a fianco con tutti, lungo il grande viaggio. E il cammino è a piedi. Senza scarpe e senza valigia e si mangia come il bove che lavora nel campo strappando un ciuffo d'erba dal ciglio della fossa. Tutto si fa camminando in questo grande viaggio, come spinti da una fuga indeterminabile e senza riposi. La fatica non può essere sollevata da nulla e da nessuno: ognuno cammina da sé e necessariamente smarrito dentro una moltitudine sterminata. E porta da solo il peso della fatica che cresce ad ogni passo. Tutti uguali e qui tutti poveri cioè soli con sé stessi. L'unica luce negli occhi di tutti è una strana disperata speranza senza però sapere esattamente di che cosa. Tutto il resto viene abbandonato a poco a poco perché cammin facendo ci si accorge che non serve più
Su questo lastrico consunto e levigato da secoli e millenni di cammino di una folla infinita, cos'è che potrebbe dividere? Cos'è che può creare differenza e quindi dolore? Riesce soltanto l'istinto terribile dell'illusione. E la più tragica illusione è ogni tentativo di fermare il tempo. E' di qui che comincia il mio e il tuo e l'avanzare spietato di diritti e pretese. E' il mettere le radici che rovina. Il circondare di siepi il campo, e di mura le città e di confini la terra. E di egoismo il cuore e di interessi unicamente personali il proprio dovere di vita. Tutto in lotta disperata di resistenza abbarbicata a un sasso a una zolla di terra, contro 1'essere strappati via dal tempo e portati chissà dove come una foglia dal vento d'autunno.
E' inutile, non serve. E' roba da matti... Ma è così e ricominciamo decisi ogni mattina.
C'è una sicurezza invece che deve essere scoperta. La sicurezza che deriva dal riconoscere e accettare con serenità e libertà la propria insicurezza e quella di tutte le cose. Poi bisogna umilmente e fraternamente appoggiare questa nostra insicurezza alla insicurezza di tutti e permettere sorridendo che gli altri facciano altrettanto con noi. Di qui forse non ne verrà una forza ma la gioia dei poveri che non hanno nulla e che fraternamente si dividono il pezzo di pane, questo sì. Ed è soltanto così che nasce l'Amore. Sembra strano ma l'Amore nasce e fiorisce soltanto nella insicurezza, in questa misteriosa povertà del cuore umano serenamente accettata e dolcemente offerta. Per questo forse Dio ci ha creati nel tempo che passa cioè nella condizione in cui tutto oggi è e domani non è, perché l'Amore ha bisogno di libertà. E forse liberi sono soltanto i poveri. Il tempo che passa. E pensare che è questo tempo che passa che può renderci veri amici cioè ricchezza gli uni degli altri in pieno dono scambievole. Il suo passare dovrebbe portarci via le incrostazioni di egoismo, la vergogna di ripiegarci sempre sopra di noi, lo sporco di tanto individualismo e la peste di un rancore sordo e implacabile, lavandoci nell'onda chiara del suo fluire calmo e continuo.
Se noi glielo permettessimo il tempo ci trasformerebbe a poco per volta, proprio come è nella sua natura.
Può cambiare i nostri pensieri e rovesciare tante situazioni incresciose. Ammorbidire ed attenuare ogni durezza. Addolcire tanti dolori. Aprire e allargare tanti orizzonti. Piega tutto e prima o poi libera da tante illusioni e falsità e cattivi propositi. A poco a poco alza il velo di mistero e aiuta, senza nemmeno che sembri, a scoprire la verità. Ci spoglia di qualcosa ogni giorno e di qualcosa ogni giorno ci arricchisce. Tende a riportarci all'essenziale scavandocene dentro, come una goccia la pietra, profonde e misteriose esigenze. E conclude in ciascuno valori comuni a tutti: quei valori per cui l'uomo è uomo.
E' tutta colpa delle apparenze ogni differenza o ingiustizia ma il tempo quando pazientemente le ha tolte tutte ad una ad una. scopre rassomiglianze perfette. Non possiamo rassomigliarci ed essere uguali per quello che abbiamo ma perfetta identità è in quello che tutti sicuramente non abbiamo e di cui tutti andiamo in cerca con ansia terribile: l'assoluto, l'immutabile, l'eterno.
Questa dolce, adorabile povertà, immenso abisso scavato dal tempo che passa perché l'eternità lo ricolmi e sovrabbondi di infinito.

don Sirio

Preghiera per tanta sofferenza

Maria, Regina del mondo, amaci intensamente. Ora più che mai ne abbiamo bisogno. La terra, che tu stessa hai conosciuto, è piena di tristezze.
Proteggi coloro che. turbati dalle difficoltà o avviliti dalla sofferenza, sono presi da sfiducia e da disperazione,
A coloro, a cui tutto va male, dona conforto;suscita in loro la nostalgia di Dio e la fede nel suo Infinito potere di soccorso.
Ama coloro che non sanno farsi amare e che la gente non ama più.
Consola coloro cui la morte o l'incomprensione ha strappato gli unici amici e si sentono terribilmente soli.
Abbi pietà delle mamme che piangono i loro bimbi perduti o ribelli o infelici.
Abbi pietà dei genitori, che non hanno lavoro e sono nell'impossibilità di dare ai loro bambini pane abbondante e istruzione. Che la loro umiliazione non li abbatta. Dona loro coraggio e tenacia nel riprendere giorno per giorno la propria avventura, nell'attesa di giorni migliori.
Ama coloro, a cui tutto va bene, e che, illudendosi di aver raggiunto quaggiù lo scopo della vita, ti hanno dimenticato.
Ama coloro a cui Dio ha donato bellezza, beni e forti sentimenti, perché non sciupino questi doni in cose inutili e vane, ma con essi facciamo felici coloro che ne sono sprovvisti.
Ama finalmente coloro che non ci amano più.
Maria, Regina del Mondo, madre di tutti noi, donaci speranza pace amore. Cosi sia!

(G. Perico S J)

Questo Sacro tempo di Quaresima

Una pagina del Profeta Isaia. Parla a nome di Dio. E chiede sincerità di cuore e di anima. Il formalismo è finzione inutile e rivoltante davanti a Dio stesso.
Quaresima vuoi dire penitenza e penitenza è sforzo (spesso faticoso e doloroso) di ricerca di bontà e di verità.
Ecco la forte parola di Dio:
"... questo è il digiuno che è di mio gradimento : sciogli gli strozzinaggi dell'empietà, rimetti i debiti gravosi, rimanda liberi gli oppressi e rompi ogni gravame. Spezza il tuo pane a chi ha fame e conduci i poveri e i raminghi a casa tua; se vedi uno ignudo ricoprilo e non disprezzare chi è ossa e sangue come te...
Allora tu invocherai e il Signore ti esaudirà, chiamerai e Lui dirà: Eccomi. Purché tu tolga via da te le catene e cessi dal minacciare agitando il dito e dal parlare ciò che non va bene.
Quando prodigherai te stesso all'affamato e sazierai l'anima che langue, nascerà in mezzo all'oscurità la tua luce e le tue tenebre saranno come il mezzogiorno..." (Is. 58. 1-10).
E Gesù, il Figlio di Dio fatto Uomo, continua a parlare dei misteriosi modi di Dio di ottenere fra gli uomini la vera bontà. E la condanna di ogni limite e misura, nella ricerca della bontà, e la perfetta esclusione di ogni interesse personale, è il far tutto unicamente nella dolce presenza di Dio, sicuri del Suo Amore.
Ecco la ferma parola di Gesù :
..."Voi avete udito che è stato detto: Amerai il tuo amico e odierai il tuo nemico. Io invece dico a voi. Amate i vostri nemici, fate del bene a chi vi odia e pregate per quelli che vi perseguitano e vi calunniano affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli il quale fa sorgere il sole sui buoni e sui cattivi e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti se voi amate coloro che vi amano, quale ricompensa meritate ? Non fanno forse altrettanto anche i pubblicani? E se voi salutate soltanto i vostri amici che fate di straordinario? Non fanno forse altrettanto anche i pagani? Siate dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli". (Mt. 5, 43-48).
Se non cerchiamo di realizzare qualcosa di questo ideale cristiano, non copriamoci con devozioni, usanze religiose e pii sentimentalismi: sarebbe un cosciente falsificarci e uno spaventoso screditare la meravigliosa Verità di Dio. La Quaresima dovrebbe essere il tempo di questa sincerità e la penitenza che ci viene raccomandata è il fuoco che brucia le scorie e le scorze di ogni falsità e inganno e di ogni inutile apparenza.
"Quando fai l'elemosina non suonare la tromba davanti a te come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere onorati dagli uomini.... ma quando fai elemosina non sappia la tua sinistra quello che fa la destra cosicché la tua elemosina sia fatta in segreto e il Padre tuo che vede nel segreto te ne darà la ricompensa.

(Mat. 6, 1-4)

I nostri doveri cristiani

"Se non possiamo effettivamente combattere con i nostri fratelli impegnati nella lotta, dobbiamo tuttavia essere solidali con loro di tutto cuore perché la Chiesa non può essere lontana da quelli che sostengono una lotta giusta come principio e nella quale spesso sono impegnati con retta coscienza e totale abnegazione.
Il nostro atteggiamento deve far loro comprendere che possono essere figli della Chiesa senza rinnegare ciò che vi è di meglio nelle loro aspirazioni verso una maggiore giustizia umana. Condivideremo con loro tutte le miserie, conseguenza di questo sforzo e li aiuteremo a sopportarle..."-.

(Dal libro "Come loro" di R. Voillaume)


Questo povero mondo

Questo povero mondo
. Secondo i dati di una inchiesta Doxa risulta che il 34,3% delle famiglie italiane percepisce un reddito mensile inferiore alle 30.000 lire; il 46 % un reddito compreso fra le 30.000 e le 70.000; il 17,1% un reddito compreso fra le 70.000 e le 150.000 e il 2,6% un reddito superiore alle 150.000 lire.
. II Italia il Ministero della Difesa ha un bilancio di 626 miliardi di lire contro 400 miliardi del Ministero dell'Istruzione e i 108 miliardi di quello dell'Agricoltura.

. L'orario di lavoro delle commesse di panetteria a Palermo: apertura ore 7, chiusura ore 14,30 (ma restano in negozio per la pulizia e altri lavori interni). Riapertura ore 16, chiusura ore 21 (ma escono alle 22 per resoconto della giornata e nuova pulizia. Circa 15 ore di lavoro al giorno con una paga di 600 lire. Nei giorni festivi il lavoro è dalle 6 alle 14 con uscite alle 16,30.
. Secondo il bollettino ufficiale della Nato le spese militari complessive dell'organizzazione nel 1958, sono risultate di circa 40.000 miliardi di lire; aggiungendovi le spese militari del patto di Varsavia e della Cina che ammonterebbero a circa 26.000 miliardi, si hanno 66.000 miliardi di lire spesi unicamente per gli eserciti, la marina e l'aviazione e roba del genere.
. Al "Royal baby" nato in questi giorni, per legge vengono assegnate 10,000 sterline annue (circa 18 milioni di lire) per il suo mantenimento fino al matrimonio e 25.000 sterline (circa 45 milioni) dopo il matrimonio. Quando è nato era già Duca di York.
. Ragazze squillo " fermate" giorni fa a Milano hanno ammesso che certi loro frequentatori spendevano anche 100 mila e 200 mila lire per volta. Hanno raccontato di aver partecipato spesso, invitate da ricchi industriali, a festini organizzati in ville di campagna: tre di loro sono rientrate una volta a Milano con mezzo milione ciascuna.
. Mi hanno raccontato in questi giorni che una giovane signora si è molto risentita per il fatto che la sua donna di servizio salutando un'altra donna di servizio, si dicevano a vicenda "Buongiorno signora... arrivederci, signora ". E si è lamentata per aver sentito chièdere in una farmacia da un operaio " qualsiasi " una medicina per " la mia signora ,,.
. A New York, il Governatore dello Stato, Nelson Rockefeller ha dato l'avvio alla costituzione di "campi di lavoro", nel tentativo di fermarcela criminalità giovanile. Il sindaco Wagner ha dichiarato che a New York si sono da 50.000 a 60.0000 giovani delinquenti cioè circa il 3% della popolazione in età minorile.

. Secondo supposizioni i 440 minatori (434 négri e 6 bianchi) sepolti a Clydesdale, Sud Africa, in una miniera di carbone da uno scoppio di grisù a 180 metri di profondità, forse sono morti schiacciati dalla frana. O forse sono morti di fame o asfissiati dalle venefiche esalazioni di gas, o annegati dalle infiltrazioni d'acqua.
"Pensare senza vivere il nostro pensiero, ovunque esso ci conduca, vorrebbe dire compiere un sacrilegio"

Emmanuel Mounier

"Molti problemi sono risolti quando accettiamo con gioia di essere poveri di tutto e quando cerchiamo dì
dire di "sì"" a tutta la volontà di Dio".

Maura

Avviso

Ricordiamo a tutti i confratelli appartenenti alle Conferenze di S. Vincenzo di Viareggio, Torre del Lago, Massarosa, Camaiore, Capezzano Pianore e Lido di Camaiore che, come già comunicato, avrà luogo domenica 13 marzo p.v. a Viareggio, l'Assemblea Generale dei Presidenti e dei Confratelli appartenenti al ns. Consiglio Particolare.
Detta Assemblea avrà il carattere di riunione precongressuale in preparazione del Congresso dei giovani.
Raccomandiamo a tutti di non mancare.

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