La nostra scelta

E' difficile esprimere a parole i motivi profondi che muovono la vita e impongono le scelte decisive: soprattutto quando si tratta dei motivi di Dio, che non sono confrontabili sul piano delle misure e delle ragioni umane. Sono appunto questi motivi e solo questi che hanno guidato il nostro cammino sacerdotale e ci hanno condotto qui nella Comunità di S. Maria: siamo venuti unicamente a seguito del maturare e del crescere in noi delle urgenze del Vangelo, dei Valori di Gesù Cristo, delle esigenze del suo Regno.
Ci è parso ancora una volta di udire la voce dell'Unico Maestro e Signore che ci spingeva sulla strada, chiedeva nuovi impegni di offerta e di immersione nella vita, per testimoniare e realizzare la Sua Presenza nel tessuto dell'esistenza della storia umana.
Abbiamo lasciato i campi, la casa, la piccola famiglia parrocchiale in cui abbiamo vissuto per due anni la fede e il sacerdozio, gli amici che si erano stretti intorno a noi e ci siamo incamminati nuovamente. Non è stato facile mettersi ancora una volta in cammino, interrompere dei legami e degli affetti, accettare la condizione di chi deve continuamente ricominciare da capo: tutto si è svolto come per miracolo, sospinto certamente dall'Amore di Dio, portato avanti giorno per giorno dal soffio del suo Spirito, frutto della bontà del Padre che sa Lui come guidare i suoi figli.
Se siamo qui non è certamente per motivi nostri personali, ma in forza della logica misteriosa della "Carità di Cristo" che preme ed urge nell'anima e conduce su strade che a volte sembrerebbe impossibile poter percorrere.
Il nostro essere insieme, perciò, significa dono grandissimo di Dio e di conseguenza responsabilità e impegno assoluti.
Sappiamo con chiara certezza di Fede che Dio ci ha condotti fin qui non per salvare la nostra vita, ma per perderla: non per acquietarci nella sazietà di ciò che ci è stato dato, ma per bruciare le nostre vite nell'inquietudine di un Amore mai stanco di donarsi e di spendersi.
Siamo qui per amore alla Chiesa: vorremmo essere davanti a Dio e agli uomini immagine di lei, esistenze umane così tanto offerte e disponibili all'Amore da poter generare la Presenza di Gesù Cristo nel mondo.
Sentiamo pesarci sul cuore l'enorme responsabilità di poter dire con franchezza a chiunque ci chieda cos'è la Chiesa di Cristo: "venite e vedete". Vorremmo essere questo spazio sacro - abitato unicamente da Dio - dove gli uomini possano scoprire la loro origine e il loro destino.
E siamo qui per amore al mondo operaio: è un amore di "predilezione" che non esclude nessuno, che non significa una scelta di "classe", ma unicamente la volontà di assumere nel nostro sacerdozio la condizione della vita operaia per inserirla, attraverso la nostra vita, nel Mistero di Cristo.
Vorremmo essere davanti a Dio i "rappresentanti" dei nostri fratelli, perchè siamo di loro, apparteniamo a loro per la nostra situazione umana, così come apparteniamo a Dio per la realtà del nostro sacerdozio.
Vorremmo perciò poter essere davanti a loro i messaggeri che preparano la via al Signore, gli amici che dispongono tutto per l'arrivo dello Sposo e sono felici di "diminuire perchè Lui cresca".
Vorremmo essere solo una voce che grida nel deserto della vita operaia, nella povertà, nella stanchezza, nella debolezza, nelle delusioni e nelle lotte dei nostri fratelli e annuncia il messaggio della liberazione e della Salvezza.
Vorremmo essere una condanna vivente per tutto ciò che appartiene al regno del denaro e indicazione concreta di ciò che significano le Beatitudini di Gesù.
Questa è la nostra scelta, o meglio la scelta di Dio in noi: sappiamo che l'impegno è serio e la responsabilità gravissima.
Speriamo solo che Dio ci conceda la grazia di mettere mano all'aratro e di non voltarci più indietro.


I due don Beppe


in Popolo di Dio: PdD anno 4° gennaio 1971, Gennaio 1971

menù del sito


Home | Chi siamo |

ARCHIVIO

Don Sirio Politi

Don Beppe Socci

Contatto

Luigi Sonnenfeld
e-mail
tel: 058446455

Link consigliati | Ricerca globale |

INFO: Luigi Sonnenfeld - tel. 0584-46455 -