Tempo di Nazareth

La vita che da qualche mese stiamo facendo, per pura bontà di Dio che ci ha portato passo passo su questa strada, ci sta facendo entrare sempre più nel cuore di Mistero di Nazareth.
Stiamo scendendo nell'intimo segreto della vita silenziosa, nascosta, "perduta" di Gesù, uomo fra gli uomini, Figlio di Dio disceso nella normalità quotidiana dell'esistenza umana.
Finora avevamo solo sognato questo modo di essere presenti e vivi, come sacerdoti e come cristiani, nel cammino di tutti; ora siamo diventati fiume anche noi, gocce perdute nel fluire delle giornate, piccoli semi sepolti dentro la terra che è l'umanità intera.
Ci pare di scoprire sempre più il senso profondo del tempo di Nazareth nella vita di Gesù; il suo raccogliere il mondo, la storia, la pena, la gioia, l'angoscia, la paura degli uomini, nel silenzio del suo cuore, nell'intimo della sua anima di uomo, e nell'immensità del Suo essere Figlio di Dio. Il Suo Amore silenzioso, ma fortissimo per tutte le creature; il suo essere presente dovunque, accanto ad ogni passo, luce accesa su ogni sentiero, pane buono sulla tavola di tutti. Le sue braccia già allargate nel dono più totale, per tutto raccogliere nell'Unità del Padre e dello Spirito Santo: un silenzio e un nascondimento, quindi, che sono presenza a tutto il mistero del vivere umano, accoglienza totale di tutto il destino degli uomini nel proprio destino.
In quegli anni, nel suo crescere uomo fra gli uomini, nell'esperienza quotidiana di ciò che è la vita umana, Gesù ha certamente portato in sé, per consegnarlo al Padre, tutto l'arco della storia universale. Nella sua vita, tutta la vita; nel suo lavoro, tutto il lavoro; nel suo Amore, tutto l'amore.
Così sentiamo che è grazia immensa per noi due sacerdoti, consacrati da Gesù a portare la Sua Realtà nella storia, poter percorrere lo stesso suo cammino. Perduti, come Lui, fra le colline della nostra campagna toscana, piccolo fuoco acceso sulla montagna, debole voce nel deserto, ogni giorno nel nostro silenzio e nella povertà della nostra esistenza, sentiamo passare il mondo.
E, come Lui, sentiamo di poter tutto amare, tutto raccogliere, tutto portare nel cuore di Dio, perché nella Sua Pienezza tutto abbia la più perfetta realizzazione. Nel lavoro delle nostre mani, che ci fa parte viva, del popolo dei poveri, c'è tutto il lavoro degli uomini della terra. Nella nostra preghiera, spesso faticosa ma sincera, si raccoglie ogni battito del cuore del mondo che cerca la sorgente dell'Amore inestinguibile. Nello sforzo continuo di essere aperti, disponibili, accoglienti per tutti, c'è la sete profonda d'amicizia e di fraternità che brucia nell'anima di tutte le creature.
Siamo felici di poter vivere il nostro sacerdozio così, sepolti in questo "tempo di Nazareth", che è come essere sepolti nel Cuore stesso di Dio.


i due don Beppe

"i due Beppi" sono due giovani preti nostri fratelli che da qualche tempo vivono in una minuscola e stupenda chiesetta romanica del Chianti la loro missione sacerdotale, offrendo¬la alle parrocchie vicine e a tutti gli amici che alla sera vanno a completare la fatica della loro giornata logorata dal duro lavoro della terra, mescolati ai braccianti agricoli di una grande fattoria.



in Popolo di Dio: PdD anno 1° dicembre 1968, Dicembre 1968

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