La nascita di Gesù

In quei giorni uscì un editto di Cesare Augusto per il censimento di tutto l'impero. Questo primo censimento venne fatto mentre Cirino era preside della Siria. E tutti andavano a dare il nome, ciascuno nella propria città.
Anche Giuseppe salì dalla Galilea, dalla città di Nazaret, in Giudea, alla città di David, chiamata Betlem, perché era della casa e della famiglia di David, per dare il nome insieme a Maria, sua
promessa sposa, che era incinta.
Ora mentre essi si trovavano in quel luogo, venne per lei il momento del parto e diede alla luce il suo figliuolo primogenito; che fasciato pose in una mangiatoia, perché non vi era stato posto per loro nell'albergo.
Nello stesso paese c'erano dei pastori, che passavano la notte all'aperto e facevano la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore apparve davanti a loro e la gloria del Signore rifulse intorno ad essi, sì che temettero grandemente. L'angelo disse loro: «Non temete, perché io vi reco una buona novella di grande allegrezza per tutto il popolo. Oggi, nella città di David, vi è nato un Salvatore, che è il Cristo Signore. Questo vi sia di segnale: troverete un bambino avvolto nelle fasce e coricato in una mangiatoia».
E in quell'istante si raccolse presso l'angelo uno stuolo dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà».

dal Vangelo di S. Luca, Cap. II, 1-14


in Il Nostro Lavoro: Il NL - Anno 1 - N. 2 Viareggio - dicembre 1963, Dicembre 1963

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