«In faccia ai Paesi sottosviluppati la Chiesa si presenta quale è, e vuol essere, come la Chiesa di tutti, e particolarmente la Chiesa dei poveri.
Ogni offesa e violazione del quinto e del sesto precetto del Decalogo santo: il passar sopra agli impegni che conseguono dal settimo precetto (1): le miserie della vita sociale che gridano vendetta al cospetto di Dio: tutto deve essere chiaramente richiamato e deplorato. Dovere di ogni uomo, dovere impellente del cristiano è di considerare il superfluo con la misura delle necessità altrui, e di ben vigilare perchè l'amministrazione e la distribuzione dei beni creati venga posta a vantaggio di tutti.
Questa si chiama diffusione del senso sociale e comunitario che è immanente nel cristianesimo autentico; e tutto va affermato vigorosamente».
GIOVANNI XXIII
(1) - 5° precetto o comandamento: «non ammazzare»; 6° «non commettere atti impuri»; 7° «non rubare» (n. d. r.).
in Il Nostro Lavoro: Il NL - Anno 2 - N. 6 Viareggio - Giugno 1964, Giugno 1964
Luigi Sonnenfeld
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