E' passato un anno dalla Sua morte. E noi i poveri, gli umili, quelli che non contano niente ecc., ne portiamo ancora nell'anima un'impressione di sgomento, di smarrimento. Come di solitudine. E' successo come un accorgersi che la vita è più dura, più pesante, più insopportabile.
Perchè Papa Giovanni era un uomo capace di rendere l'esistenza umana più bella, più serena, più vera. Quindi più facile a viversi perchè la fiducia nella bontà della vita e la fiducia negli uomini è come quando splende il sole e il cielo è azzurro: tutte le cose sono più belle.
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Un vecchio di ottant'anni, in una posizione pesante d'immense responsabilità, investito di una missione rivolta a tutto il Cielo e a tutta la terra, prigioniero fino alla soffocazione di tradizioni oppri-menti, figlio di contadini, anima di fanciullo, semplice e umile come i poveri, ha risvegliato nel cuore degli uomini i sentimenti della bontà, della dolcezza paterna, della gioia della pace.
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Vicario di Cristo, pastore universale, padre di tutti gli uomini, ha fatto respirare l'aria buona del Vangelo a tutti gli uomini di buona volontà. Perchè tutti gli uomini in cerca di verità, di giustizia, di pace non hanno potuto non incontrarsi con Lui e non sentire la bontà del Suo cuore e la schietta e sincera semplicità della Sua anima, testimonianza fedele del Mistero cristiano fra gli uomini.
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Poco più di tre anni di pontificato, eppure ha fatto cose immense perchè era uomo libero, spontaneo, semplice, buono. Ha scosso dalle fondamenta l'apparato burocratico della Chiesa disorientandolo con ventate d'aria fresca e nuova, come di primavera. E alla sua morte il mondo cristiano è apparso come un campo zappato, arato, pronto per una semina promettente.
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Con Lui il popolo, il buon popolo dei contadini e del mondo operaio, è tornato, per così dire, con la sua saggezza e meraviglioso buon senso, a illuminare il mondo e a riscaldarlo di un dolce tepore di famiglia, di pane casalingo, di acqua fresca.
E è stata una gran gioia per tutti.
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La povera gente gli ha voluto bene perchè ha sentito che Papa Giovanni era « povera gente»: quella che non conta nulla, che non sa darsi importanza, che fa tutto (perfino miracoli di Amore e di Bontà, e miracoli di pazienza, di sopportazione e di pace) con normalità, come la cosa più normale del mondo. La povera gente aveva capito che Papa Giovanni era uscito dal suo cuore e era sangue del suo sangue. Per questo quando è morto, la povera gente ha pianto tanto: si era spento il cuore della povera gente e raggelato il sangue delle sue vene.
E la povertà della povera gente è diventata terribilmente più povera e sola.
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Sono molti quelli che non Gli hanno voluto bene a Papa Giovanni? Non so. Può darsi, se son molti gli uomini che pensano soltanto a se stessi, che importa loro soltanto dei propri interessi e privilegi. Se sono molti quelli che invece di servire Gesù Cristo, di Gesù Cristo si servono per i propri scopi. Se sono molti quelli che vogliono che il papa sia come un monarca, una potenza nei mondo, un politicante, un diplomatico, un furbacchione... invece che Gesù ancora visibile fra gli uomini, il Vangelo vivente nel mondo, l'Amore ad occhi chiusi, la Bontà senza saggezze, la povertà più popolare, gli uomini tutti uguali, tutti figli di Dio, la pace, la pace, la pace... allora sono molti quelli che non hanno voluto bene a Papa Giovanni.
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E' vero che non ha fatto grandi cose, non ha risolto i gravissimi problemi che travagliano l'umanità , non ha cambiato gli uomini e la faccia della terra... però tanti e tanti uomini in Lui si sono sentiti affratellati, si sono scoperti più buoni, capaci di volersi bene e di vivere in pace. Ha dato coraggio, ha risvegliato speranze, rianimato la fiducia. Ha fatto del bene.
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La sua figura buona e tranquilla - è appena un anno - sembra già un sogno lontano, come qualcosa d'impossibile per questo mondo che è quello che è. Allora ce ne siamo appena accorti, tant'era lo stupore e la dolce sorpresa, poi lo sgomento per la morte così improvvisa e così sofferta e poi un ricordo di dolorosa nostalgia, come di cose ormai passate, che non ritornano più.
Diciamo che è stata cosa bellissima, meravigliosa. E il cuore è rimasto in una profonda e penosa voglia di Lui. L'anima in un bisogno terribile, quasi da non sapere come fare, senza di Lui. Povero vec-chio Papa Giovanni!... E' un anno appena, ma la solitudine ci sta crescendo intorno, e specialmente dentro di noi. Perchè Papa Giovanni era Papa Giovanni...
don Sirio
in Il Nostro Lavoro: Il NL - Anno 2 - N. 6 Viareggio - Giugno 1964, Giugno 1964
Luigi Sonnenfeld
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