All'Apice qualcuno si domanda perchè le tessere ENAL non vengono date all'inizio dell'anno, dato che poi, al tempo della gita aziendale, sembra «quasi obbligatorio» prendere questa tessera. Se l'avessero per tempo, gli operai ne potrebbero ricavare qualche beneficio (ingresso al cinema, allo stadio ecc.).
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Allo stabilimento confezioni Work quando suona la sirena di mezzogiorno o delle 6, il «toboga» (nastro di trazione) può trovarsi a volte ingolfato di cassette. Le operaie allora sono costrette a sistemare tutto il lavoro contenuto nelle cassette rimaste indietro prima di uscire. Capita spesso che questo lavoro richieda 15 o 20 minuti e più. Naturalmente questo lavoro straordinario forzato non viene retribuito.
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Sempre alla Work sembra che siano state messe a casa circa 80 operaie. E' stato però aumentato il lavoro straordinario alla sera (fino alle sette) e tutto il pomeriggio del sabato. Si dice che giorni fa sono state assunte tre operaie nuove. Quindi alla Work di Massarosa si fa e disfa a piacimento del dirigente.
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Un operaio ha chiesto di parlare col Direttore della sua azienda, per increscioso problema personale. E' stato ricevuto nell'ufficio dal Direttore seduto sulla sua poltrona. L'operaio è rimasto, in piedi, per i 40 minuti di colloquio. Quando il Direttore si è alzato per dargli la mano, l'operaio gli ha detto: Signor Direttore, vorrei dirle una cosa, se permette. Se lei una volta venisse in casa mia la prima cosa che farei sarebbe di offrirle una sedia dicendole: si accomodi. Buon giorno.
E l'operaio ha girato sui tacchi e se n'è andato.
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Chi ha qualche cosa da chiedere o da dire, qualche osservazione da fare, qualche sopraffazione da denunciare, o qualche cosa di buono da indicare, scriva alla Redazione del giornale. Non si accettano naturalmente lettere anonime; si assicura però la più totale discrezione.
in Il Nostro Lavoro: Il NL - Anno 2 - N. 5 Viareggio - Maggio 1964, Maggio 1964
Luigi Sonnenfeld
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