La festa del lavoro è nata negli Stati Uniti per ricordare agli operai caduti a Chicago in uno scontro con la polizia il 4 maggio 1886.
Da 4 giorni, cioè dal 1" maggio, era in corso uno sciopero indetto dalle Federation Trade and Unions per rivendicare le giornate lavorative di 8 ore. Questi avvenimenti ebbero risonanze in tutti quei paesi dove esisteva già un movimento operaio e dove le teorie di un socialismo utopistico alla Saint-Simon o alla Owen aveva lasciato il posto a quelle di Marx e di Engels.
In Italia il 20 aprile 1890 il quotidiano Fascio Operaio usciva con un titolo su tutta la prima pagina «Giovedì 1 ' maggio 1890 manifestazione mondiale per le otto ore». In questa occasione il Crispi si rivelò ancora una volta «difensore delle istituzioni, fedele al suo dovere di tutore dell'ordine, privo di debolezza verso i partiti sovversivi». Caduto il Crispi, gli successe nella presidenza del consiglio un altro siciliano, il marchese di Rudini, meno autoritario del suo predecessore. L'anno seguente quindi la giornata del lavoro fu celebrata in forma unitaria in tutto il paese.
A parte gli scontri avvenuti a Roma tra le folle e un gruppo di anarchici, nelle altre città italiane furono assenti i disordini, fu dimostrato così che il 1" maggio non era uni occasione offerta ai "sovversivi" per rovesciare l'ordine costituito; apparve invece come una nuova festa popolare: del lavoro e della partecipazione della massa operaia e contadina alla vita nazionale. Leone XIII nel '91 con l'Enciclica «Rerum Novarum» affermò che la proprietà doveva essere equamente distribuita e che le associazioni operaie non erano necessariamente un male. Il fascismo volle abolire la celebrazione del 1° maggio e sostituire quella del 21 aprile natale di Roma. Hitler conservò invece la ricorrenza del 1° maggio, per rispettare almeno formalmente il suo partito che, oltre ad essere nazionalista, si rivendicava appunto socialista.
Dopo la liberazione fu celebrata la festa del lavoro e nessuna fu più commovente come quella del 1" maggio del 1945 a Roma in piazza del Popolo. Dieci anni dopo la stessa piazza avrebbe visto un'altra celebrazione della festa del lavoro. Il 1° maggio dal 1955 sarà infatti la festa del lavoro cristiano dedicata a S. Giuseppe falegname.
in Il Nostro Lavoro: Il NL - Anno 2 - N° 4 Viareggio - Aprile 1964, Aprile 1964
Luigi Sonnenfeld
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