Spazzini e addetti alla nettezza urbana

fine (almeno a viareggio) di una discriminazione

Viareggio è il primo o uno dei primi comuni dove si sia posto termine a una discriminazione ingiustificata, quella cioè esistente in tutta l'Italia fra addetti alla nettezza urbana dipendenti da aziende municipalizzate e addetti dipendenti invece da aziende appaltatrici; il consiglio comunale infatti, su proposta della giunta, mettendo allo studio la possibilità di municipalizzare la nettezza urbana allo scadere del contratto con la SASPI (fine marzo '64), ha garantito che comunque gli spazzini e tutti i lavoratori del servizio avranno dall'inizio di aprile il trattamento previsto dal contratto nazionale delle Aziende municipalizzate, anche se la N.U. resterà appaltata alla SASPI. E' stata anche disposta la immediata distribuzione di un acconto di L. 24.000 sugli aumenti che deriveranno dall'attuazione della delibera.
I lavoratori della N. U. avranno un grande beneficio dalla decisione consiliare: le paghe tabellari mensili aumenteranno, secondo le qualifiche (che vengono ridotte da nove a cinque, eliminando alcune disparità di trattamento), da venti a trentamila lire; fra le disposizioni della parte normativa, la settimana lavorativa è ridotta a 42 ore e le ferie vengono aumentate (con conseguente creazione di otto nuovi posti di lavoro); inoltre c'è una estensione di scatti salariali, miglior trattamento di malattia e introduzione della 14a mensilità.
L'intervento della amministrazione comunale è stato provocato dal fatto che i dipendenti della SASPI erano entrati in agitazione, giungendo fino allo sciopero, in anticipo sulla scadenza (30.11.64) del contratto nazionale di lavoro, avanzando varie rivendicazioni, provocate dall'aumento del costo della vita e dalla grave sperequazione di trattamento nei confronti dei dipendenti delle aziende di nettezza urbana municipalizzate.
La SASPI, poiché l'accoglimento delle richieste dei lavoratori avrebbe aumentato il costo del servizio di oltre il 5%, comportando quindi una revisione del canone pagato dal comune, sottopose le rivendicazioni dei netturbini alla amministrazione comunale, che ha come è stato detto, risolto la questione con piena soddisfazione dei lavoratori. Salutando la felice soluzione del problema, non si può però fare a meno di rilevare l'assurdità della situazione nazionale, per cui uno spazzino di un paese in cui la N. U. è data in appalto guadagna, lavorando anche qualche ora di più, ventimila e passa lirette al mese meno di un altro spazzino che ha il privilegio di vivere in un paese in cui la N. U. è municipalizzata.
Fra l'altro si rischia di confondere le idee sulla opportunità della municipalizzazione dei servizi pubblici, perchè c'è il caso che il servizio appaltato faccia la bella figura di essere più conveniente solo per i soldi che risparmia sulla pelle dei dipendenti.
C'è infine da augurarsi che una decisione uguale venga presa dal Comune, senza aspettare che nascano delle agitazioni, anche per i dipendenti del servizio di vuotatura inodora, che si trovano in condizioni analoghe a quelle in cui erano i dipendenti della SASPI.


E. V.


in Il Nostro Lavoro: Il NL - Anno 2 - N° 3 Viareggio - Marzo 1964, Marzo 1964

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