Lettere in redazione

Caro don Sirio,
sono un operaio della Soc. Montecatini e seguo il giornale "Il nostro lavoro". Ho avuto occasione dì notare alcune cose nei giorni 23-24 di questo mese.
Grazie ai nostri cantieri e alle nostre piccole fabbriche viareggine, come ho potuto vedere con i miei occhi, tutti gli operai sono andati a casa con in cima al manubrio del proprio mezzo il dono tradizionale della sua fabbrica. Ma non è vero affatto che tutti gli operai hanno avuto il dono, perchè gli operai della Montecatini.... non hanno portato ai suoi bimbi il panettone da essa offertagli.
Chissà perchè? Sarà per reintegrare gli elargimenti che codesta Società aveva nel passato? cioè nel "46-48?... oppure sarà perchè la Società Montecatini non si trovi in condizioni finanziarie di poter fare ciò?
Se ella è tanto gentile da pubblicare o rispondere a questa mia, inizierò io stesso le mancate offerte di questo stabilimento.
Grazie
Anonimo


Pubblichiamo volentieri questa lettera perchè è colmata di tanta sofferenza e poi perchè vogliamo accogliere i problemi di tutti gli operai. Quindi l'anonimo che ha scritto non si deve sentire obbligato verso il giornale, perché ha pubblicato il suo rammarico verso la sua azienda. E' per noi un dovere e una gioia essere motivo di soddisfazione per gli operai.
Ci permettiamo però di dire al nostro amico della lettera di non dolersi troppo perchè la Società Montecatini non ha avuto la sensibilità di fare un qualsiasi dono alle sue maestranze in occasione del Natale. Questi pacchi natalizi a volte sono soltanto un formalismo paternalistico vuoto di premura e di vera considerazione, come i doni che il Sindaco o il Prefetto o la buona signora distribuiscono agli orfanelli. Molte cose le aziende dovrebbero fare per adempiere ai loro doveri di rapporti umani verso i dipendenti: sono doveri di rispetto, di stima, di giustizia, di libertà, di dignità umana ecc.
Non sappiamo bene se alla Montecatini tutto questo viene compiuto coscienziosamente e adeguatamente. Tu cosa ne dici, caro amico?
Però hai ragione, e può darsi che sia giusto, anche se noi non siamo d'accordo. Sarebbe stato un atto gentile, di considerazione umana quale può essere un dono a Natale a chi tutto l'anno logora la sua vita nel lavoro.
E' vero che un piccolo gesto di bontà a volte riesce a rimediare a tante cose
Però, per motivo di oggettiva onestà e perchè è giusto dire come stanno tutte le cose, bisogna, caro amico, che tu tenga presente che a marzo i dipendenti della Montecatini, ricevono (e è già da due anni) una gratifica di 175 ore di retribuzione, quasi l'equivalente a una 14.a mensilità: gli operai delle altre aziende non sanno nemmeno cosa sia questa gratifica primaverile. Di questo fatto bisogna darne atto pubblicamente alla Montecatini e anche tu devi riconoscere che è assai più di un panettone. Però comprendiamo la tua amarezza per quel piccolo segno mancato a Natale e ci auguriamo che al prossimo Natale le cose vadano secondo i tuoi desideri.




in Il Nostro Lavoro: Il NL - Anno 2 - N. 1 Viareggio - Gennaio 1964, Gennaio 1964

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