AL RUBINETTIFICIO PONSI funziona da circa sei mesi una biblioteca circolante. I libri vengono scelti da un consiglio di operai, e la direzione concorre con metà del prezzo dei libri acquistati. La biblioteca conta attualmente circa centoventi volumi, quasi tutti di autori contemporanei, ed è abbonata a «Epoca» e a «Vie nuove».
La vitalità dell'iniziativa è dovuta senz'altro anche alla presenza di queste condizioni :
1) la biblioteca è posta nella sala di riunione degli operai, vicino all'entrata della fabbrica, e i lavoratori non devono attraversare uffici e chiedere permesso a nessuno per andarci;
2) la biblioteca è gestita da un consiglio scelto liberamente dagli operai, che sente continuamente il parere dei lettori, e la direzione aziendale non esercita alcuna forma di controllo o censura sugli acquisti effettuati.
Il livello dei libri è molto buono: oltre a saggi politici, a due biografie di Gramsci (è giusto che anche gli operai non marxisti leggano gli autori di sinistra, che hanno messo in rilievo l'importanza della loro categoria e la condizione di sfruttamento in cui essa è tenuta), anche i romanzi appartengono a autori di rinomanza internazionale; Hemingway, per esempio è fra i più letti.
A questo proposito potrebbe forse essere bene che i lettori e gli incaricati degli acquisti insistessero ancora di più sugli autori contemporanei italiani (ottimo recente acquisto "La traduzione" di Ceccherini) perchè attraverso la lettura dei libri di Pratolini, Cassola, Sciascia, eccetera, si forma una cultura che è insieme consapevolezza delle condizioni umane e sociali del nostro paese.
E' evidente che se la biblioteca funziona bene mentre altre iniziative rivolte agli operai spesso falliscono, ciò si deve al fatto che la vita degli operai ha il suo centro naturale nella fabbrica, ed è lì che dovrebbe poter liberamente svolgersi ogni attività che richieda la loro partecipazione.
Questa biblioteca aziendale è per ora purtroppo unica a Viareggio (solo alla Montecatini c'è un timido tentativo completamente fallito per la mancanza di quelle condizioni che hanno permesso il successo alla Ponsi); l'iniziativa potrà però facilmente essere ripresa nelle altre fabbriche della nostra città, a meno che non s'abbia paura che anche solo per l'esercizio di una piccola biblioteca circolante gli operai piglino il brutto vizio dell'autogestione.
E. V.
in Il Nostro Lavoro: Il NL - Anno 1 - N. 1 - novembre 1963, Novembre 1963
Luigi Sonnenfeld
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