Subito qui sotto è il programma che questa pubblicazione mensile vorrebbe attuare. E' una elencazione di quei motivi (senza dubbio incompleti e bisognosi forse di ampliamento) che hanno determinato la fondazione di questo foglio mensile e anche delle finalità che vorrebbero essere raggiunte.
Evidentemente sono punti di massima e, come tutti i programmi, rimangono nel generico, non sono però delle semplici intenzioni, vogliono essere invece espressioni di seria volontà di lavoro e di vivo senso di responsabilità.
I punti programmatici qui sotto, vogliono servire anche per enunciare punti d'incontro, terreni comuni dove è possibile trovarci insieme e svolgere un lavoro di ricerca e d'impiego in aperta e coraggiosa solidarietà col mondo del lavoro perché il giornale vuole essere un foglio che ogni mese arriva nelle mani degli operai ma che gli operai riconoscono come qualcosa che è veramente a loro servizio e come compilato da loro.
Il tema di fondo di questa pubblicazione, precisato in poche parole, è questo: foglio mensile di problemi umani nel mondo del lavoro. E' la chiara caratterizzazione del giornale.
Può darsi che questa tematica comporti limitazioni d'impegno e fors'anche di utilità, è però un riservarsi un lavoro normalmente trascurato eppure di enorme importanza su un piano di giustizia e di libertà, di mentalità e di costume, dentro il mondo del lavoro e comporta anche un non invadere il campo di lavoro e di attività di altri.
Va da sé però che se anche questa pubblicazione non tratta problemi sindacali e di politica, di partiti ecc. ha tutta l'intenzione di svolgere un lavoro di sensibilizzazione, sia pure in modo indiretto, verso tutte quelle attività o movimenti (organizzati o no) che si propongono e perseguono gli interessi dei lavoratori, su un piano economico e tanto più umano.
«Il nostro lavoro» fin da questo primo numero invita alla collaborazione e l'apre indistintamente a tutti. E prima che ad ogni altro si rivolge alle Commissioni Interne delle aziende perché vedano nel giornale un aiuto prezioso allo svolgimento della loro attività che in gran parte è rivolta alla soluzione di problemi umani nei loro ambienti di lavoro.
Che certi problemi siano trattati su un foglio che va in mano a migliaia di persone, fra operai e lettori diversi, può avere la sua importanza per sensibilizzare chi invece questi problemi avrebbe tutto l'interesse che rimanessero nel segreto delle pareti di un ufficio, dove è facile tutto risolvere con mezzi e modi non sempre rispettosi degli interessi dell'operaio e della dignità del suo lavoro e della sua persona.
Gli operai che hanno problemi particolari possono rivolgersi alla Commissione Interna della loro azienda, oppure possono segnalarli al giornale intervenendo personalmente alle riunioni di redazione di cui l'avviso viene pubblicato sul giornale, di volta in volta (queste riunioni sono aperte a tutti), oppure possono scrivere direttamente.
La distribuzione del giornale viene fatta all'ingresso delle aziende. Chi vuole riceverlo privatamente bisogna che invii il proprio indirizzo. Chi volesse più copie può richiederle.
Il problema economico del giornale è interamente affidato alla comprensione generosa dei lavoratori, perché non vi sono sovvenzioni o sostegni di nessun genere che garantiscano la vita del giornale. Alla distribuzione, che dovrà essere fatta indistintamente a tutti i lavoratori della nostra zona, si prega di dare un'offerta nella misura in cui ciascuno crede: il giornale non viene venduto. Le Commissioni Interne consentano che sia fatto un assegnamento sopra la loro buona volontà perché il giornale possa riuscire ad avere i mezzi necessari per poter continuare a vivere. In seguito, di volta in volta, sarà indicato con regolarità l'andamento economico del giornale.
in Il Nostro Lavoro: Il NL - Anno 1 - N. 1 - novembre 1963, Novembre 1963
Luigi Sonnenfeld
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