Questa nostra Chiesa di oggi

La Chiesa ha caratterizzato il mondo e battezzato ogni cosa, fino al punto che in un modo o in un altro si è sostituita, o ha tentato di sostituirsi, se non altro infiltrandovi qualcosa di Dio e di Cristo, a un'infinità di cose puramente di questo mondo, terrene, temporali.
Ne è venuta fuori una strana mescolanza di sacro e di profano, deve è molto difficile,se non, in molti casi addirittura impossibile, fare un lavoro di liberazione e di purificazione, in modo che risulti chiaro ciò che è di Dio e ciò che di Dio non è, né può essere.
Senza considerare nel problema le interferenze vicendevoli a danno di un valore, quello religioso, dell'altro, quello non religioso: perché in questa ricerca le constatazioni sono semplicemente terrificanti e sconcertanti. La confusione e l'intorbidimento che ne è seguito è senza dubbio enorme. E tutto sempre per la smania di battezzare ogni cosa e di fare cristiano, a costo di tutto, questo mondo.
Da quando le croci furono messe in cima alle aste dei labari guerreschi di costantiniana memoria, è cominciato l'andazzo di cristianizzare ogni cosa.
L'elenco storico è senza fine e si allarga fino ai confini del mondo.
Ne è venuto fuori un mondo cristiano?
E' successo che il cristianesimo si è andato diluendo, diventando un ingrediente mescolabile dovunque con qualsiasi cosa, col risultato di non modificare, ma anzi di peggiorare il cristianizzato, togliendogli la sua chiarezza e la sua sincerità, quello che veramente è e dev'essere, e col risultato di riversamenti sul cristianesimo, di contaminazioni e inquinamenti da renderlo irriconoscibile, come cristianesimo; come cioè qualcosa che abbia a che fare con Gesù Cristo.
Due esempi, tanto per chiarire,
Fu battezzato il 25 dicembre, solennità pagana, celebrandovi la nascita di Gesù. E a poco per volta - lasciamo andare la considerazione sulle responsabilità - a poco per volta è il giorno cristiano più pagano, più festaiolo, più sfruttato e sfruttabile che esista nel calendario.
L'ultimo battesimo di un giorno è quello del 1° maggio di operaia memoria, fatto diventare dalla chiesa giorno di S. Giuseppe, e l'acqua benedetta l'ha lavato così tanto da renderlo irriconoscibile, senza senso, senza ricordo e senza insegnamento di quei valori propri del 1° maggio.
E' una fatica, questo battezzare tutto, che impegna enormemente la chiesa da secoli, e il nemico, cioè il cristianizzabile, risponde freddamente, con calcolo. Si lascia battezzare volentieri, accetta di essere "santificato", ma porta dentro la chiesa, e quel che è peggio, dentro il cristianesimo, tutta la sua forza seducente e convincente e ribattezza in senso contrario chi l'ha battezzato, cioè rende pagano chi l'ha fatto cristiano.
E' un'osmosi terribilmente pericolosa, una comunione autenticamente sacrilega che avviene da secoli: ora, nel nostro tempo, la mostruosità di un mercanteggiare utilizzazioni vicendevoli fra chiesa e mondo sta venendo allo scoperto. E la rottura di questi rapporti di adulterio è irrimandabile. - Battezziamo il denaro: è necessario per le opere di carità, assistenziali, missionarie, organizzative, ecc. E il denaro battezzato diventa capitale, la chiesa diventa capitalista, una potenza economica con tutto quello che di paganesimo inevitabilmente consegue.
Domanda: Mammona è diventato cristiano o il cristianesimo ha tutte le sembianze di Mammona?
- Battezziamo l'industria, la produzione, il problema sociale, cristianizziamo i padroni e possibilmente gli operai, ecc. - E giù tutto un impegno di sacramentalizzazione e di evangelizzazione, dall'unione industriali cattolici ai cappellani di fabbrica, dalle encicliche alle ACLI, ecc.
Domanda: la Chiesa risulta dalla parte degli operai, degli oppressi, degli sfruttati, oppure sembra assai di più dalla parte dei ricchi, degli industriali, del potere economico? Il Papa, tre o quattro anni fa a Taranto, la notte di Natale, parlando a 15.000 operai, riconosceva che fra la Chiesa e la classe operaia c'era un abisso di separazione. Perché? Eppure di battezzamenti ce ne sono stati tanti!
- Battezziamo la politica e finalmente ci sarà una politica cristiana. E un partito è stato battezzato «cristiano» e come cristiano è sempre stato presentato e imposto.
Domanda: questo partito cristiano ha fatto veramente cristiana la politica o tutta una certa e ben individuabile politica ha utilizzato il cristianesimo, sfruttandolo fino al midollo, con la conseguenza di presentare un cristianesimo come qualcosa di cui è bene soltanto liberarsi, identificato come si ritrova con tutta una politica?
Angoscia fino all'impossibile che quella democrazia, che è carica di responsabilità tremende per il golpe militare nel Cile, si chiami democrazia cristiana.
- Battezziamo l'esercito. Un Vescovo è generale di corpo d'armata: colonnelli, maggiori. capitani, tenenti, ufficiali, ecc. sono sacerdoti, cappellani militari. Messe al campo, in caserma, cresime, comunioni, benedizioni, cerimonie, stipendi, gradi, militarizzazione vera e propria di chiesa, opera di santificazione dell'esercito che in se stesso non può che essere una maledizione, una disgrazia - sono la sciagura permanente dell'umanità gli eserciti!...
Domanda, piuttosto attuale dati gli avvenimenti: se domani venisse un golpe militare, naturalmente per rimettere ordine, pace e giustizia, cosa farebbe tutto l'apparato chiesa, tutto il personale ecclesiastico militarizzato, dal suo vescovo fino all'ultimo cappellano militare? Battezzerebbero anche il golpe?
Dove vi è un regime militare, da che parte sta la Chiesa gerarchica e la diplomazia vaticana?
Risposta classica: sta al di fuori e al di sopra. Non si interessa del tipo di regime che governa il popolo. E questo vuol dire che la Chiesa battezza o cerca di battezzare ogni regime e cioè di entrarci dentro, responsabilizzandosene, anche se per scopi di favorire l'evangelizzazione del popolo.
Potremmo continuare, per esempio, con la scuola, lo sport, il cinema, la stampa, il turismo, ecc., e continuare fino ai santi protettori per qualsiasi attività, anche le più banali, per le quali - ma con quali motivazioni seriamente religiose e cristiane - si sono scomodati santi e madonne, per arrivare a questo «lustrare» di acqua benedetta ogni cosa. Questo consacrare e battezzare, questo cri-stianizzare facilone e irriverente questo povero mondo, comporta il risultato di immiserire e devozionalizzare la serietà della Parola di Dio, del Mistero di redenzione e di salvezza operato dalla morte in croce e dalla risurrezione di Cristo, dell'impegno carico di terribile responsabilità di tra-sformazione della vita, che pesa sulla Chiesa, popolo di Dio, per una proposta e un progetto di umanità nuova e diversa, raccolto dal Pensiero di Dio che ha creato il mondo e dalla realtà di Cristo che in se stesso l'ha rinnovato e redento.
E' da tempo che riflettiamo su questo problema e non per polemica, per mancanza di carità, come spesso ci ammoniscono fino alla noia. Per noi è un immenso motivo di Amore quello che ci costringe a denunciare molte, troppe contraddizioni in quest'opera di evangelizzazione e di sacramentalizzazione nella quale la Chiesa giustamente è impegnata, nell'adempimento della sua motivazione fondamentale.
E non è un criticare amaro e negativo: per noi sono proposte vere, autenticamente cristiane, se è vero che la conversione è valore cristiano, la penitenza, la purificazione. la liberazione dal peccato e cioè la creazione delle condizioni indispensabili, decisive, di vita nuova, secondo Dio e il Mistero di Cristo e secondo le aspettative dell'umanità, così ben chiarite dai segni dei tempi.
Pensiamo che perché il battesimo sacramento riacquisti tutto il suo infinito valore, bisogna sconsacrare tanti e tanti battezzamenti, spazzar via tanta assurda e vuota cristianizzazione: una lotta, cioè, perché il battesimo sia di nuovo con chiarezza e serietà la proposta che Gesù faceva a Giacomo e Giovanni, quando gli parlarono di star seduti su dei troni accanto a Lui, nella sua gloria, alla sua sinistra e alla sua destra (già loro non facevano distinzioni e tutto andava bene, trattandosi di privilegi): «Potete voi bere il calice che io berrò o ricevere il battesimo con il quale io sarò battezzato?».
*


* * *


in Lotta come Amore: LcA ottobre 1973, Ottobre 1973

menù del sito


Home | Chi siamo |

ARCHIVIO

Don Sirio Politi

Don Beppe Socci

Contatto

Luigi Sonnenfeld
e-mail
tel: 058446455

Link consigliati | Ricerca globale |

INFO: Luigi Sonnenfeld - tel. 0584-46455 -