L'Occidente ha colonizzato il mondo, lo ha sfruttato e lo strutta.
La sua classe dirigente lascia anche il lusso della libertà ai suoi figli, tanto sa che questi sceglieranno per forza di ripetere la vita dei loro padri.
INFATTI: non sanno lavorare manualmente, e anche se lo sapessero si spaventano di farlo per degli anni. Tutti gli sfruttati invece lavorano manualmente.
- da quando sono nati sono stati abituati a considerare essenziale e inevitabile ciò che è accessorio e inutile: il comfort, l'ambiente perfettamente asettico, le medicine per la più piccola malattia e per nutrirsi, la macchina per spostarsi, il guadagno mensile di un operaio asiatico per il divertimento, vivere in una città con un milione di abitanti per arrivare a farsi degli amici, sapere ogni giorno con minuti di ritardo tutto ciò che avviene nel mondo, ogni anno mesi di vacanze per riposarsi (da che?). Per gli sfruttati invece i bisogni del corpo sono la misura dei bisogni dell'uomo.
- da quando avevano sei anni sono stati forzati dalla scuola e dall'ambiente ad essere intellettuali, astratti, più contenti di aver concepito una cosa che di averla realizzata. Tutti gli sfruttati sono invece estremamente concreti, la fame e i bisogni li hanno abituati a questo.
- nella vita sociale, come sono stati emarginati e inscatolati i delinquenti e i pazzi, cosi sono state eliminate le opposizioni concrete che potrebbero dare un senso diverso alla idea di vita che il giovane si può fare a 18 anni:
Danilo Dolci, Nomadelfia, Don Milani, il Vietnam, le cooperative, le comunità, la religiosità alla Papa Giovanni. Casomai se ne parla meno quando muoiono per imbalsamarli e metterli nel museo delle buone intenzioni.
Per non essere più uno sfruttatore, allora il giovane occidentale dovrebbe diventare un antisociale, uno sporco, un rozzo, un poco intelligente, un retrogrado, un poco originale, un insufficiente. Dovrebbe prendere sul serio (grave peccato per questa società) ciò che tutti accettano come curiosità o come maniera di «vedere» i valori spirituali (i paesi sottosviluppati, la critica alla guerra, la povertà, la preghiera contemplativa, ecc. ).
E invece cosa c'è di concreto e che fa maturare la propria vita? La ascesa sociale, valutabile in stipendio raggiunto, e di conseguenza il potere sociale tra quella gente che ha il potere del mondo.
«Che facciano pure chiasso e contestino, che richiamino i grandi principi e c'insultino; noi vecchi ne parleremo tra noi, ne discuteremo e diremo ai giovani: bravi, siamo con voi, perché anche noi quando eravamo giovani.
... Ma poi il matrimonio e la professione ... Ma, adesso, siamo concreti, non vedete che il mondo, così com'è si regge sui nostri valori: Denaro e Potenza?».
- che la malizia non è cattiva, l'intelligenza è il saper fare, e invece l'innocenza è la stupidità.
-. che la divisione tra chi sta in alto e chi sta in basso e tra i popoli della terra è Ordine.
- che l'accumulo di ricchezze si chiama Civiltà, e che gli sfruttati sono la Materia Prima che produce la Ricchezza, che porta la Potenza, che porta come frutto il Progresso delle Nazioni.
- che le Scienze devono essere la luce che illumina questa civiltà e debbono separarla dai primitivi e dalla gente da niente, servire il Denaro e amare il Potere, snaturare le cose e manipolare la gente, che la Potenza genera le armi per difendersi e propagarsi: armi, crescete e moltiplicatevi, riempite i cieli e la terra dei vostri giri e dei vostri scoppi.
- che il Progresso dà le macchine senza le quali non sappiamo fare più niente.
- che occorre mettere tutti gli imbecilli, i bisognosi, gli innocenti al servizio delle macchine, affinché queste li costringano ai loro tempi e diano loro la vita, li riducano a meccanismi; e che essi abbiano rispetto e cura di loro e le considerino la immagine e somiglianza dei loro padroni che essi servendo loro servano noi per realizzare il Paradiso in terra; e questo è vero e santo perché abbiamo la Chiesa con noi».
Tonino Drago
in Lotta come Amore: LcA settembre 1973, Settembre 1973
Luigi Sonnenfeld
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