Esperienza di popolo cristiano per il Vietnam

Appello ai Vescovi

Nel mondo ecclesiastico si pensa e si dice con troppa facilità e disinvoltura che certa evangelizzazione non è gradita e quindi indisponente nei confronti del popolo cristiano, cioè del popolo che frequenta la chiesa, che è fedele alla messa domenicale.
Certi temi è bene non toccarli - si dice comunemente nei salotti della prudenza ecclesiastica, nelle aule dei consigli presbiterali e pastorali -, certe problematiche esistenziali, brucianti nel momento storico che stiamo vivendo, è sconveniente viverle nella liturgia, trattarle nelle omelie, proporle all'attenzione della coscienza cristiana.
Si rischia di essere tacciati di fare politica, di vedere unilateralmente le cose, di disorientare e dividere 1'«unità» del popolo cristiano e quindi di fare veri e propri attentati alla carità... Il discorso è molto grosso, e lasciamolo lì, perché se si andasse ai vecchi tempi, anche soltanto a breve memoria d'uomo, si rimarrebbe stupiti come per altre problematiche, a quei tempi, terribilmente interessate, non si avevano certe delicatezze di coscienza nei confronti della politica (e quella era chiaramente intenzionalizzata, e tatticamente ben architettata, strumentalizzando sacrilegamente il sacro).
Il problema della pace, e quindi della respinta della guerra, di qualsiasi guerra, è problema di coscienza cristiana, fondamentale ed essenziale.
E che il problema della pace può essere, a seguito dell'Amore cristiano e della fraternità umana, affrontato lottando, con un impegno totale di Fede, contro la guerra che attualmente insanguina il mondo fino al rischio di distruggere un popolo, come la guerra che gli americani combattono nel Vietnam, è un fatto che soltanto la disumanità interessata del mondo ecclesiastico può giudicare inopportuno e lavarsene le mani, o girarci alla larga, scusandosi con la storiella che in chiesa non si deve fare politica.
Domenica scorsa 14 gennaio, nel centro della città, intorno alle quattro grosse parrocchie, con amplificatori piazzati su quattro macchine dalle 9 alle 12, abbiamo parlato della guerra del Vietnam, chiedendo unicamente in nome di Dio e di Cristo, dell'Amore cristiano e della fraternità umana, che ogni cristiano e tutto il popolo cristiano insorgesse contro la guerra che gli americani combattono nel Vietnam, contro la politica imperialista di Nixon avviata allo sterminio di un popolo, colpevole di cercare la propria unità, indipendenza, libertà.
Abbiamo invitato a porre una firma sotto una petizione da inviare a tutti i Vescovi italiani, a indicazione della volontà di pace del popolo cristiano.
Ecco il testo della petizione:

UNA FIRMA PER LA PACE NEL VIETNAM

NEL NOME DI GESU' CRISTO e come fratello di un popolo minacciato di sterminio, ti chiediamo UNA FIRMA di solidarietà, come segno di Amore cristiano per i fratelli nel Vietnam martoriati da una guerra spaventosa che dura ormai da 30 anni fino alle misure di un orrore inimmaginabile.
Questa firma vuoi dire che tu, a seguito di una conversione personale per un impegno cri-stiano di pace che deve essere prima di tutto lotta contro la guerra, chiedi, insieme al popolo cristiano e a tutti i popoli di buona volontà:
1 - La CESSAZIONE dei criminali bombardamenti americani su tutto il Vietnam.
2 - Il RISPETTO deIl'INDIPENDENZA di ogni popolo dall'oppressione di un popolo straniero.
3 - L'UNITA' DI TUTTO Il VIETNAM come popolo unico, sovrano e libero.
4 - L'IMMEDIATA FIRMA da parte dell'America del trattato d'ottobre e quindi la FINE DELLA GUERRA.
5 - L'ABBANDONO DA PARTE DELLA CHIESA di qualsiasi partecipazione agli eserciti e alle guerre col ritiro dei cappellani militari.
Questo è il significato della tua firma che sarà inviata a tutti i Vescovi d'Italia, a manifesta-zione della volontà del popolo cristiano e come segno della sua responsabilità e del suo impegno concreto.

Davanti alle quattro chiese erano gruppi di cristiani a ricevere le firme. Nelle sole Messe dalle 9 alle 12 le firme raccolte sono state 2100.
2100 persone, 2100 cristiani, evidentemente disponibili ad una evangelizzazione concreta, attuale, coinvolgente anche a livelli personali e dl popolo cristiano, con i terribili problemi che travagliano l'umanità.
Le firme con un atto di fede, sono state inviate alla segreteria della C.E.I., e a tutti i Vescovi italiani rivolgiamo questa volontà di no alla guerra del Vietnam, insieme a tutta la problematica di una evangelizzazione che sia veramente la Parola di Dio che si fa carne per abitare in tutta la vita degli uomini.


La Comunità del Porto


in Lotta come Amore: LcA gennaio 1973, Gennaio 1973

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