Potete legarmi mani e piedi
togliermi il quaderno e le sigarette
riempirmi la bocca di terra
la poesia è sangue del mio cuore vivo
sale del mio pane, luce nei miei occhi
sarà scritta con le unghie, lo sguardo e il ferro
la canterò nella cella della mia prigione
al bagno
nella stalla
sotto la sferza
tra i ceppi
nello spasimo delle catene:
ho dentro di me milioni di usignoli
per cantare la mia canzone di lotta.
Mahmud Darwish
in Lotta come Amore: LcA dicembre 1972, Dicembre 1972
Luigi Sonnenfeld
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