Siamo ricercatori di Verità e lo siamo nello Spirito di Cristo
Fin da piccoli quando qualcuno ci dice una bugia viviamo una sorta di scoramento di delusione
profonda. E di menzogna in menzogna anche noi entriamo nel mondo delle bugie, prima per
difenderci, poi per migliorarci infine per nasconderci.
La verità per noi è una necessità assoluta di cui non possiamo fare a meno. L'amante chiede
all'amata più volte mi ami tu davvero? Vuole esserne certo fino allo sfinimento e qualunque gesto
contraddica questa verità indimostrabile, mina nel profondo il rapporto e lo rende fragile e insicuro.
Quando Cristo annuncia la discesa dello Spirito Santo dice che i discepoli non sono ancora pronti a
ascoltare tutte le cose che avrebbe ancora da dire. (Gv.13,12) Ma subito aggiunge "quando però
verrà lo Spirito egli vi guiderà alla verità tutta intera" (Gv.3,13a).
Questo ci dice alcune cosa: prima di tutto che una verità esiste ("lo sono la via la verità e la vita"
Gv.14,6). Notizia importante e di attualità. Il relativismo in cui siamo inseriti ci sta convincendo che
una verità non esiste che ne esistono molteplici e che nessuno ce l'ha in tasca e che quindi alla fine
una vera verità non esiste (per il principio di non contraddizione).
L'uomo che si è allontanato da Dio non lo vede più, e quindi si convince di due cose che la Verità non esiste e che quindi lui può essere la verità per se stesso. In questa esaltazione del narcisismo a
cui stiamo assistendo, c'è tutto questo. Più l'uomo di allontana da Dio, dalla verità più si convince
che in realtà Dio è lui (prima di tutto per se stesso - il narcisismo e poi degli altri - la violenza ) non
a casa siamo in un mondo arrogante e aggressivo, non a caso è scomparso il senso del peccato per
far posto al senso della vergogna (finché non mi beccano... sono pulito, la vergogna ci fa fuggire
allo sguardo di Dio come i nostri progenitori, il peccato ci porta a lui per chiederne il perdono).
La grande colpa di questo secolo è proprio il tentativo di uccidere il concetto di verità
relativizzandolo. Per questo si stanno diffondendo i fondamentalismi sempre più violenti, sono una
sorta di narcisismo di massa: lo, Noi, siamo la verità e tutti si devono adeguare. Essere adoratori in
Spirito e Verità è altra cosa: Innanzitutto è dire che esiste sia l'uno che l'altra.
Poi il passo successivo è riconoscere che non sono io e non ne sono neanche portatore da me stesso.
Infine questa umiltà mi mette nelle condizioni migliori per poter compiere il vero passaggio
diventare un "ricercatore della verità" ancora di più: un "esploratore".
L'atteggiamento della ricerca implica umiltà, fede, costanza, sacrificio, collaborazione, rispetto.
Tutte qualità che si stanno perdendo in virtù della sconsiderata auto affermazione di sé narcisistica.
Il ricercatore gode delle scoperte e fa attenzione alle più piccole tracce (1 Re 19,11-13 "ci fu il
mormorio di un vento leggero"]; non si scoraggia quando la fatica del ricercare sembra smarrire la
strada e quando capisce di essere sulla strada sbagliata la cambia tornando sui suoi passi. Può fare
questo non solo perché è una persona coraggiosa ma perché non mistifica i risultati della propria
ricerca.
Ma per entrare in questa ascesi è necessario mettersi dietro a Gesù e essere perennemente suoi
discepoli. (Le 9,23-24) la via è tracciata lo Spirito ci guiderà ma è necessario questo passo: smettere
di riconoscere solo se stessi (questo significa rinnegare) salire sulla croce (per stare nell'ignoto
sospesi tra la terra e il cielo) e seguire Gesù (discepoli mai maestri).
In questo percorso da ricercatori della Verità nello Spirito saremo disposti a uccidere (sacrificare)
quell'io che vuole tutto e subito e che ci impedisce di diventare delle persone realizzate, di crescere
andando oltre i nostri limiti e non per i nostri meriti. Di fare comunione coi fratelli che come noi
ricercano la felicità e la gioia della Verità. Di annunciare la conversione a tutte le genti che cercano
"come pecore senza pastore" una verità dove non c'è, e che non essendone saziati continuano a
ricercarla cambiando continuamente l'oggetto della loro ricerca in una volontà bulimica di saziare
una fame incolmabile. Non li convertiremo dall'alto di una cattedra di chi ha già trovato le risposte,
ma sulla stessa strada compagni di viaggio in una ricerca che ci accomuna tutti e ci rende fratelli,
condividendo indizi, tracce, gioie e sconfitte in un cammino però orientato dall'unica verità che ci è stata consegnata Gesù Cristo Figlio di Dio, Via, Verità e Vita.
don Franco da Novara
in Lotta come Amore: LcA dicembre 2014, Dicembre 2014
Luigi Sonnenfeld
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