Accade spesso che nel citare il titolo di questo giornaletto, la gente si "incagli" nella parolina che mette insieme "lotta" e "amore". E quel "come" diventa quasi sempre "per", come se ci fosse bisogno di addolcire quel termine "lotta", un po' antiquato e fuori moda ormai, in un mondo che ha perso forse la speranza e per questo una capacità di lotta che non sia uno spaccare tutto, un bisogno di cancellare definitivamente realtà amare di tradimenti e di approfitti enormi che si vorrebbero allontanare per sempre dall'orizzonte umano.
La parola "lotta " invece richiama la vicinanza di corpi impegnati ad una contesa che li vede intricati e presi vicendevolmente come in un'unica figura.
Come la parola "amore ".
In questo numero "ristretto", su questo foglietto che può servire tutt'al più per farci un areoplanino, in attesa di ricominciare tra pochi mesi una nuova tappa di questa pubblicazione nella sua dimensione abituale, voglio porre alla attenzione dei lettori quanto scrisse don Sirio Politi nel primo numero di Lotta come Amore nel marzo del 1972, una volta che fu ammainata per obbedienza la gloriosa testata "La
Voce dei Poveri".
Uno scritto tutto incentrato sul "come".
Luigi
in Lotta come Amore: LcA ottobre 2012, Ottobre 2012
Luigi Sonnenfeld
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