Alleluja del pellegrino

Dio vuole che noi cantiamo Alleluja e lo cantiamo nella verità del cuore, senza stonature in colui che canta.
Cantiamo Alleluja, fratelli, con la voce e con la vita, con la bocca e con il cuore. Questo è l'Alleluja gradito al Signore.
O felici Alleluja del cielo!
Qui cantiamo Alleluja, ma lo cantiamo nell'affanno e nel travaglio, lassù lo canteremo nella pace.
Qui lo cantiamo nella tentazione e nei pericoli, nella lotta e nell' angoscia, lassù lo canteremo nella sicurezza e nella comunione vera.
O felici Alleluja del cielo, dove non ci sarà più né angoscia né discordia, dove non ci sarà più nessun nemico, dove non perirà più alcun amico. Lassù canteremo Alleluja ed anche quaggiù cantiamo Alleiuja.
Ma qui lo cantiamo nella preoccupazione, lassù nella pace sicura.
Qui come morituri, lassù vivi per sempre.
Qui nella speranza, lassù nel possesso raggiunto.
Qui l'Alleluja della strada, lassù l'Alleluja della patria
Cantiamo dunque fratelli, cantiamo Alleluja: non per indurre al riposo, ma per alleviare la fatica. Canta come cantano i viandanti: canta e cammina! Non per cullare l'inerzia, ma per sostenere lo sforzo. Canta e cammina!
Cantando avanza: avanza nel bene, avanza nella fede retta, avanza nella vita pura.
Senza smarrirti, senza indietreggiare, senza fermarti:
Canta e cammina!

S. Agostino



in Lotta come Amore: LcA febbraio 2000, Febbraio 2000

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