Vamos caminando...

"Il più bello dei mari
è quello che ancora non abbiamo navigato.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello che dovrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto."
(N. Nikmet, poeta turco)

"Un dia de estos tenemos que ver que ha llegado la victoria,
El pueblo en la calle haciendo la historia.
Los niiios sopriendo en toda la nacion. "
(Ze' Vicente, cantante brasiliano)
Puno (Perù), settembre '98
Fratelli e famigliari carissimi,
Amici che ci seguiamo da lontano e da vicino. Quanti ci sentiamo uniti nel cammino di solidarietà e di affetto:
E' dal profondo Sud che avviene questo nuovo incontro. Uno dei tanti incontri regalati dal tempo e dallo spazio. Da questo Sud del mondo così ricco di vita, di razze, di culture, di religiosità, di tradizioni, di colori, di altezze... un saluto cordiale a tutti!
Da poco è iniziato l'anno cosmico andino. La notte che precede il primo agosto, aspettando il nuovo anno, il rito propiziatorio prevede il "pago" alla Pachamama: si "ch'alla" (si asperge) la Terra con vino; il profumo intenso e diffuso dell'incenso va "saimeando" la casa e il luogo di lavoro; l'ingresso della casa e le persone in testa portano i segni colorati della "mistura" - prevalentemente gialla, come segno di fortuna, di buona sorte e di benedizione.
Tempi colorati e, al tempo stesso, tempi non facili anche per noi. A volte contraddittori, pesanti, aggressivi, violenti. Nonostante tutto, la speranza ci conduce caparbiamente in avanti. Ed il cammino dei poveri, intanto, - quello che ci circonda e che almeno in parte vorremmo assumere anche noi - è un cammino in salita, polveroso, assolato, dissestato, pieno di promesse incompiute. La terra della puna è diventata gialla, asciutta, riarsa dalle gelate notturne. La gente è stanca di mangiare miseri. Pecore, llamas e mucche brucano quel poco di foraggio che trovano qua e là, per sopravvivere.
In questi mesi la Madre Terra, aspettando le prime piogge, va lentamente risvegliandosi dal torpore dei mesi freddi, secchi, degli 8/10 gradi sotto zero. La Mamma si prepara ad indossare il vestito della maternità, della fertilità, del calore, della vita.
La Terra della speranza!

1. Urgenza di Utopia
Lo sguardo si rivolge, spontaneamente, intorno e lontano. Attardarci a contemplare il passato? Con il senso della storia occorre sempre più prendere coscienza della "novità" dell'oggi. Un numero crescente di persone, nel Sud e nel Nord del Mondo, ritengono non corretto il cammino intrapreso. Non è più possibile abitare un mondo che edifica una economia inumana. Lo sfogo degli egoismi corrode i fondamenti dell'etica. Diventa imprescindibile una reazione collettiva.
Ci sono più di 60 milioni di poveri negli Stati Uniti, il paese più ricco del mondo. Ci sono più di 50 milioni di poveri dentro l'Unione Europea, prima potenza commerciale. Negli USA l' 1 % della popolazione possiede il 30% della ricchezza del paese. Su scala planetaria, l. fortuna delle 358 persone più ricche (miliardarie in dollari) è superiore alle entrate annue del 45% degli abitanti più poveri, cioè di 2600 milioni di persone...
Oggi si fa sempre più urgente l' esigenza di un contro-progetto globale che possa opporsi al modello dominante. Nel 1848 furono Marx ed Engels con la comparsa del Manifesto; nel 1968 (a Parigi, Berlino, Roma, Praga, Messico) furono le rivolte studentesche che contagiarono tutti i settori sociali. Oggi ci si ritrova nella esigenza non tanto di adattarci al sistema corrente, quanto di ricercare una forma di azione unitaria e il desiderio di introdurre una leva di umanità di sognatori che pensino e di pensatori che sognino per ricercare non un progetto definito e codificato, ma un nuovo modo di vedere e analizzare la società. "Rischia i tuoi passi per strade che nessuno ha mai percorso, metti a rischio la tua testa in pensieri che nessuno mai ha pensato" - si poteva leggere sulle pareti del Teatro Odeon, nella Parigi del maggio 1968.
Si può modificare l'architettura politica, sociale e culturale che ha costruito il neoliberismo? E' proprio vero che siamo condannati a rimanere chiusi nel perimetro attuale dell' orrore economico e senza possibilità di reagire? Esistono altri cammini inesplorati perché l'umanità trovi il senso del bene comune?

2. 12 luglio 1998: sangue e violenza nel cammino!
Hanno osato far morire l'utopia: quella delle relazioni nuove!
Il 12 luglio scorso, l'Equipe Pastorale della Parrocchia di Lampa, ci siamo trovati in mezzo alla strada, nella lotta tra la vita e la morte, riversi a soccorrere l'amico ing. Valerio, per otto anni compagno di lavoro e impegno pastorale in questa zona andina della Diocesi di Puno (Perù). Bocca a terra, respirando la polvere della strada sterrata, immerso in una pozza di sangue e invocando un qualche samaritano d'emergenza.
Gli hanno sparato in petto, faccia a faccia, i sicari del faraone: coloro che ininterrottamente hanno vomitato veleno. I "recontracattolici" (...ma per niente cristiani!) dicono che "la iglesia es enemica del pueblo, ...hace politica", "la iglesia es una basura... ", "en la paroquia se da clase de terrorismo", "en Lampa no hace falta sacerdote"...
Volevano sparargli a morte, volevano eliminare il debole, volevano l'arroganza, la prepotenza, la corruzione e l'immoralità padrone incontrastate della piazza!
Non ce l'hanno fatta a prevalere coloro che sono abituati a manipolare politica, economia e religione solo in termini di potere: la prima e l'ultima parola l'ha in mano la Vita!

3. Con lo zaino in spalla,verso il futuro. Sono arrivato a Lampa (Puno), a fine novembre 1980 - sconosciuto a tutti - dopo i primi cinque anni in Perù, condivisi con la gente dell'arenile di Villa El Salvador, nella periferia sud della città di Lima.
In Lampa, a quasi 4000 metri di altezza, sono ormai meravigliosamente cresciuti l'eucalipto, i pini, la quefiwa, i capulì, i fiori, le rose. La casa non è più anonima: è la casa accogliente, ospitale, conosciuta, amica. "Nostra", "aperta"! Ci ha insegnato ad essere "casa"!
Curiosando nello zaino si ritrova un po' di tutto:
...il sapore del "pane di Lampa": come diventare "pane"?
...la chiesa di Lampa: chiamati ad essere tempio di Dio!
..."hermano" tra la gente (né padre, né reverendo, né don!): come diventare fratelli, come farci fratelli?
...bambini e poveri in abbondanza: condividere è una sfida!
...la fede di un popolo: la fede senza amore alla vita è una fede morta!
...benedizioni a non finire!: essere benedizione di Dio tra noi!
...il cielo, l'azzurro, i monti, le feste, il silenzio...
Ci segue da "vicino" la presenza della Hna, Beny: amica di ieri e per sempre! Intanto Vi chiedo una cosa: pregate perché ami!
"Il grano di frumento non porta frutto se non muore" (Gv. 12,24).
Un abbraccio e a presto!

Giovanni Gnaldi
Apartado 321
Juliaca (Puno) - PERU'


Giovanni Gnaldi


in Lotta come Amore: LcA febbraio 1999, Febbraio 1999

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