Semi di Resistenza

INDIVIDUO E LIBERO PENSIERO
"Il conformismo è il peggiore nemico di ogni forma di pensiero produttivo. Non esiste una possibilità di pensiero reale senza che si sia formata una individualità, ovvero un punto di vista da cui avere un'ottica specifica del mondo che ci circonda.
Possedere dei criteri da cui valutare autonomamente le cose, gli avvenimenti, permettere anche di avere una libertà di scelta, riuscendo a portare avanti la vita seguendo il proprio orientamento, senza inutili dipendenze e sudditanze. La forma maggiore di libertà, consiste nel sapere quello che si sta facendo realmente...".
Sono alcune righe del pensiero di Veronica Vaccaro che insieme a Giovanni Trapani porta avanti la Collana di opuscoli autoprodotti di Pensiero e Azione.
Scrive Giovanni Trapani:
"Vent'anni fa (21 marzo 1976) nasceva ufficialmente il "Gruppo HEM DAY", animato, fondato e organizzato da me. Lo feci senza neppure accorgermene... Il Gruppo come gruppo non esiste più. Dal 1978, si trasformò in Centro Studi, ed è tuttora uno studio senza centro. Nella mia piccolissima e umilissima abitazione non posso fare un centro. Inoltre gli interessati sono sempre meno. Ed io stesso avrei bisogno di reale comprensione e collaborazione". Per informazioni!
comunicazioni: Veronica Vaccaro - Giovanni Trapani,
C.P.6130 00195 ROMA PRATI, tel. 06/58230440

VOTARE PENSANDO AGLI ULTIMI
La Conferenza Episcopale Indiana ha emanato un documento in vista delle elezioni che hanno avuto luogo nel giugno scorso.
Il cittadino cattolico ha piena libertà di votare per qualsiasi individuo o partito con riguardo al programma che, a parere del singolo elettore, si avvicina di più a questi obiettivi:
1. Rispettare la vita umana in tutte le sue fasi, promuovere la dignità e il valore della persona umana, assicurare la protezione ecologica dell'ambiente.
2. Avere un'attenzione preferenziale per i poveri, specialmente i "dalit" (fuori casta), i tribali, i ritardati, le donne, i bambini, gli anziani e i disabili.
3. Trattare i cristiani dalit nello stesso modo in cui sono trattati i dalit appartenenti ad altre religioni, in modo da evitare ogni discriminazione.
4. Sposare la causa dello sviluppo delle aree rurali e delle masse rurali, anziché servire le élite urbane e i ricchi potenti.
5. Contemplare, almeno in qualche misura, la trasformazione strutturale della società nella quale tutti gli indiani possano vivere in una comunione basata sull'uguaglianza, la giustizia e la libertà. Dovremmo rigettare qualsiasi partito che ignori queste istanze o che apertamente voglia
mantenere lo status quo, offrendo soltanto prospettive di piccoli miglioramenti.
6. Mirare al futuro, evitando ogni tendenza revisionista volta a riportare il paese verso un passato oscurantista.
7. Impegnarsi a riconoscere e a preservare il pluralismo religioso-culturale dell'India come un fattore positivo di crescita per la nazione. Dovrebbe, in modo particolare, rispettare le minoranze.
8. Lottare contro la corruzione nella vita pubblica e politica, così da poter rendere conto al popolo in modo trasparente, e così da poter intervenire in modo adeguato nel prevenire lo spreco di fondi pubblici.
9. Sostenere l'unità e l'integrità della nazione.
10. Impedire ai paesi potenti di trasferire altrove la ricchezza dell'India attraverso metodi neocoloniali.
(da Americalatina Africa Asia Oceania,n.5/96,
periodico edito da CEIAL, via Bacilieri, 1 - 37139 Verona)





in Lotta come Amore: LcA ottobre 1996, Ottobre 1996

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