Non crederemo mai al diritto del più forte
al linguaggio delle armi,
alla potenza dei potenti.
Noi vogliamo credere ai diritti dell'uomo e della donna,
alla mano aperta,
alla potenza dei nonviolenti.
Non crederemo mai che non dobbiamo occuparci
di quanto succede lontano da noi.
Vogliamo credere che il mondo intero è casa nostra,
un campo in cui seminiamo
e in cui tutti mietono quello che tutti hanno seminato.
Non crederemo mai di poter combattere l'oppressione altrove,
se tolleriamo l'ingiustizia vicino a noi.
Vogliamo credere che il diritto è unico, qui come là,
e che non saremo mai liberi
fintanto che un solo uomo è in schiavitù.
Non crederemo mai che la guerra e la fame sono inevitabili
e la pace inaccessibile.
Vogliamo credere alle piccole azioni, all'amore delle mani nude,
alla pace sulla terra.
Non crederemo mai che ogni pace è vana.
Non crederemo mai che il fallimento e la morte
saranno l'ultima parola.
Osiamo credere sempre e malgrado tutto nell'uomo nuovo.
Osiamo credere al sogno di Dio stesso:
nuovi cieli e nuova terra,
in cui abiteranno la giustizia e l'amore.
Per questo Dio si è sacrificato,
lui stesso, per amore verso tutti gli uomini .
in Lotta come Amore: LcA luglio 1996, Luglio 1996
Luigi Sonnenfeld
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