Il deserto sembra velluto dalla autostrada;
invita i miei passi.
Il creosoto, la sabbia, gli arbusti di salvia
si fondono in melodia.
Vi entro e non trovo affatto dolcezza
ma piuttosto l'aspro, silenzioso vibrare
di un demone luminoso e insieme invisibile.
Il deserto, dove la mia storia riposa,
cancella il mio futuro,
inghiotte tutti i miei figli
vomitando ossa di terracotta sbriciolata
che brillano di luce spettrale nella notte.
Jeanette Arnquist
in Lotta come Amore: LcA aprile 1994, Aprile 1994
Luigi Sonnenfeld
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