La memoria viva di Sirio

Ricordate le Borse di Studio riguardanti don Sirio? Quelle ricerche sul senso dell' esperienza descritta da Sirio stesso come "il salto del muro" e sugli anni trascorsi in Seminario e la sua formazione?
Lanciate due anni fa in collaborazione con l'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea in Provincia di Lucca, hanno raccolto una esilissima partecipazione. Eppure, per cominciare, bisogna sempre fare un primo passo!
Le Borse non sono state assegnate, ma i tre lavori pervenuti hanno dato ugualmente un contributo valido all'iniziativa.
Stiamo cercando - proprio in questi giorni - di mettere a punto i risultati di un ulteriore approfondimento da parte di due giovani partecipanti alle Borse di Studio e speriamo di realizzare un numero speciale di Lotta come Amore che ne contenga gli spunti migliori.
Abbiamo inoltre deciso di andare avanti con la ricerca di raccogliere la memoria viva di Sirio, proponendo un percorso per le scuole della città di Viareggio che ci sembra interessante ancorché impegnativo.
Proponiamo alla vostra attenzione il testo inviato agli insegnanti delle scuole della zona:

LA MEMORIA VIVA DI DON SIRIO
Ricerca-intervento proposta alle classi o gruppi di studenti delle scuole medie inferiori e superiori:
Obiettivo: recuperare la memoria viva di don Sirio nei 'luoghi' della sua presenza.
Mezzi: ricerche sugli scritti di Sirio, sui documenti d'epoca, interviste, riprese... tramite documentazione storica della città, testimoni viventi, scritti di Sirio messi a disposizione dalla Comunità del Porto...
Temi proposti:
l. Un giovane scanzonato: racconti dal Seminario.
2. Un parroco di collina: ricordi dei paesani.
3. Le grandi passioni della filodrammatica di Bargecchia.
4. Storia di una Chiesetta nel' cantaccio' della Darsena Toscana.
5. L'avventura operaia: dalla tonaca alla tuta.
6. Vita di redazione: la fiammata de "Il nostro lavoro".
7. Il sogno ad occhi aperti: "Una zolla di terra".
8. Una strana comune: l'esperienza di Bicchio.
9. Una penna ribelle: Sirio giornalista.
10. Una fede che lotta. Si calcano le scene!
11. Via Virgilio 222: il Capannone di don Sirio.
12. I preti di Viareggio ricordano don Sirio.
13. Le lotte antinucleari e il processo per l'occupazione della ferrovia.
14. Il decano dei pretioperai.
15. Alla conquista della: pace.

Realizzazione: sono previsti due momenti: il primo, di restituzione dei risultati della ricerca sotto forma di video, foto, disegni, testi teatrali, canzoni, registrazioni di interviste ed ogni altra forma in grado di essere utilizzata nel secondo momento e cioè nella realizzazione di una serata/incontro aperta alla città.
Termini della partecipazione: gli interessati devono mettersi in contatto con la Comunità del Porto (tel. 46455 ore serali/oppure chiedere di Luigi o Beppe tel. 384556 ore lavoro) e scegliere il tema su cui vogliono impegnarsi entro e non oltre il 15/12/93. I risultati della ricerca devono pervenire alla Comunità del Porto - Lungocanale Est, 37 Viareggio entro e non oltre il 31/03/94.
La serata/incontro sarà realizzata alla fine dell'anno scolastico '93/,94 secondo modalità da concordare alla presentazione dei risultati della prima fase.
Per la realizzazione della serata, la Comunità del Porto e l'Istituto Storico, nell' ambito delle Borse di Studio Sirio Politi, mettono a disposizione delle classi partecipanti la somma complessiva
di L.2.000.000 e la disponibilità di "esperti" per la regia e la sceneggiatura.
Come potete vedere, l'articolazione dei 15 temi proposti ricopre l'intero arco della vita di Sirio e costituisce l'ossatura di una biografia da costruire passo passo in una integrazione tra storia, memoria e realtà attuale. I temi sono volutamente proposti in modo da evitare un indirizzo celebrativo, da accogliere le emozioni e le passioni che non possono rimanere fuori dell 'uscio di una memoria autenticamente viva.
Insegnanti interessati, pur non lavorando in Viareggio, possono mettersi in contatto con noi al di là dei termini di tempo del "bando" sopra riportato. Rimarranno sicuramente temi su cui lavorare (magari quelli di interesse meno locale), valutando la possibilità di una partecipazione a distanza o anche in tempi sfalsati rispetto a questa iniziativa.

"Cosa fare?"
E' l'interrogativo immediato e inevitabile, più che giustificato, come per chi sta per soffocare e chiede aria da respirare.
Anche in questo deserto d'idee e di progetti, è assolutamente doveroso, perché vitale, camminare. Se non altro il sole di giorno e le stelle di notte potranno pur dare un
orientamento. Gli uccelli migratori seguono l'orientamento connaturato alla loro istintività, così i banchi dei pesci nelle profondità del mare. La natura imprime agli esseri viventi leggi determinanti il loro vivere. La degenerazione avviene soltanto strappandoli dall'" habitat" naturale e imprigionandoli in sistemi di vita imposti...
Forse per me, per te (per ogni essere umano) la prima cosa da fare è riconquistare la libertà personale. Bisognerebbe molto riflettere su questa libertà e quindi sulla propria liberazione. Forse non è possibile che s'impari molto a leggere o a sentirne parlare. Sta il fatto che nessuno respira con
i polmoni d'un altro e anche nel tempo dei trapianti, il principio vitale ognuno ha il suo strettamente personale. L'anima è il se stessi più profondo, inconfondibile e insostituibile. Liberare la propria anima, riconquistandola a se stessi, è la prima decisiva "cosa da fare".

don Sirio




in Lotta come Amore: LcA gennaio 1994, Gennaio 1994

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