"Prova ad immaginare per un momento una vasta distesa desertica. Non una terra deserta, riarsa e sterile, ma un deserto colorato di fiori selvatici in primavera e circondato di vette incappucciate di neve d'inverno.
Ora immagina bombe, ordigni atomici, esplodere sull'orizzonte desolato; nubi a forma di fungo che trasportano veleni mortiferi alle comunità dei dintorni.
Immagina esperimenti nucleari sotterranei, esplosioni nel ventre della terra che sprigionano gas radioattivi su per gli strati d'aria sovrastanti...".
Per più di 40 anni, questo deserto del Nevada, appartenente per trattato alla nazione degli Shoshoni dell'Ovest, é stato usato per il nostro programma nazionale di sperimentazione di armi nucleari.
Questa terra sacra e bella é stata descritta dal Presidente del Atomic Energy Gordon Dean come "un posto adatto a gettarvi le lamette da barba usate".
"Dall'arrivo di Colombo 500 anni fa, si é aperta una terribile contraddizione nelle Americhe tra le 'scoperte' e il modo con cui i popoli nativi hanno avuto cura della terra e della stessa preservazione della vita. Oggi questa contraddizione é particolarmente evidente nella lotta tra sostenitori e oppositori delle armi nucleari. Sebbene la vita umana esista sul pianeta da 2,4 milioni di anni, nel solo ultimo mezzo secolo il cosiddetto "uomo civilizzato" ha reso vasti tratti della Terra inabitabili per innumerevoli generazioni a venire"
Raymond D. Yowell
Capo degli Shoshoni dell'Ovest
Dagli albori dell'era atomica in tutto il mondo le armi nucleari sono state sperimentate su terre appartenenti a popoli nativi ivi residenti.
Il trattato di Ruby Valley deli863 stabilisce che gli Shoshoni dell'Ovest sono custodi a pieno diritto della terra dove gli USA stanno ancora sperimentando bombe atomiche.
Gli Shoshoni, i Paiutes e altre comunità soffrono in modo del tutto sproporzionato di cancro, problemi alla tiroide e malformazioni dalla nascita.
500 anni fa Cristoforo Colombo arrivò nelle Americhe. Egli" scoprì" una terra abitata da tanti popoli indigeni diversi che vivevano in migliaia di nazioni tribali e di villaggi, che parlavano innumerevoli lingue e dialetti, che ebbero una cultura ed una spiritualità altamente sviluppate e vissero in rispettoso equilibrio con la terra.
Ora sono solo l'1% della popolazione. Sono stati sistematicamente spogliati delle loro terre e questa storia ha lasciato una scia di accordi traditi, di promesse non mantenute, di vite spezzate.
Il Nevada Tests Site (l'area riservata agli esperimenti) rappresenta un macabro memoriale del genocidio, della distruzione ecologica e dell'ingiustizia che deve essere parte della nostra memoria durante questo Cinquecentenario.
Gli Stati Uniti sono ora la sola nazione sulla terra con un programma attivo di esperimenti nucleari che prevede almeno 7 esplosioni nucleari sotterranee nel 1992.
Siamo soli in questa corsa al riarmo.
La Russia ha chiuso la maggiore area di prove e ha promosso una moratoria degli esperimenti.
Anche la Francia ha promesso di non fare esperimenti per un anno. insieme con la Russia chiede con forza la fine di ogni esperimento nucleare.
Gli Stati Uniti e il suo alleato, l'Inghilterra, sono le sole nazioni che si oppongono sistematicamente ai negoziati su un ampio trattato per la messa al bando degli esperimenti nucleari.
Il trattato di non proliferazione nucleare che scadrà nel 1995 corre il grave rischio di dover essere di nuovo negoziato se un trattato definitivo non verrà firmato per quella scadenza.
Il 1992 dovrebbe essere un anno di conversione e riconciliazione. Negli Stati Uniti potremmo cominciare a riunirei al resto del mondo rinunciando al nostro programma di esperimenti nucleari.
Un danno irreparabile é stato fatto al deserto sacro che appartiene alla nazione Shoshone e non possiamo permettere che questa devastazione continui.
Ann Symens-Bucher
(ha lavorato negli ultimi 10 anni con il gruppo Nevada Desert Experience)
in Lotta come Amore: LcA novembre 1992, Novembre 1992
Luigi Sonnenfeld
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