Don Primo Mazzolari (Cremona, 13 gennaio 1890 - Bozzolo (MN), 12 aprile 1959) è stato un prete, scrittore e partigiano italiano.
Le sue idee anticipano alcune delle grandi svolte dottrinarie e pastorali del Concilio Vaticano II. Sul piano politico i suoi atteggiamenti e la sua predicazione espressero una decisa opposizione all'ideologia fascista e ad ogni forma di ingiustizia e di violenza.
Dopo 1'8 settembre 1943, partecipò attivamente alla lotta di liberazione, incoraggiando i giovani a partecipare, fu arrestato e rilasciato. Dovette vivere in clandestinità fino al 25 aprile del 1945, per sottrarsi ai fascisti.
Nel 1949 fonda il quindicinale Adesso del quale sarà direttore. I suoi scritti attireranno le sanzioni dell'autorità ecclesiastica che porterà a chiudere il giornale nel 1951.
Se l'istituzione lo reprimeva con durezza, non per questo il messaggio di Mazzolari si spense. Gli echi della riflessione di Mazzolari sull'obiezione di coscienza si ritroveranno così nel mondo fiorentino di Ernesto Balducci, sino ai livelli politici di Giorgio La Pira e di Nicola Pistelli, e fino al punto più noto della "germinazione fiorentina", rappresentato nel 1965 dal don Lorenzo Milani di L'obbedienza non è più una virtù. Anche don Milani aveva collaborato con Mazzolari scrivendo articoli per Adesso.
Con la pubblicazione anonima di Tu non uccidere, nel 1955, Mazzolari attaccava a fondo la dottrina della guerra giusta e l'ideologia della vittoria, il tutto in nome di un'opzione preferenziale per la non violenza, da sostenere con un forte «movimento di resistenza cristiana contro la guerra» e per la giustizia, vista come l'altra faccia della pace. Al fondo c'era la nuova consapevolezza del significato dirompente della bomba atomica, che aveva cambiato il campo razionale entro il quale il realismo aveva potuto muoversi per giustificare l'extrema ratio della guerra.
in Lotta come Amore: LcA giugno 2009, Giugno 2009
Luigi Sonnenfeld
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