Polonia e Italia fuori dai blocchi
La pace deve diventare un obiettivo politico, non una. semplice rivendicazione rivolta agli stessi che la minacciano.
La pace può diventare la politica principale di un popolo cosciente: la politica dei due blocchi ormai non può fare a meno di minacciare la sopravvivenza del mondo intero per difendere il proprio strapotere. Non basta aspettare da Ginevra la buona notizia che vero rà tolto qualche centinaio delle 16.000 testate nucleari di stanza in Europa! Oltre «t'opzione zero", la pace va costruita sulla volontà dei popoli e, in particolare, sulla capacità del proletariato di ricostruire la società e la storia.
Dieci milioni di lavoratori polacchi non si fermano! E danno ragione a chi lotta coscien-temente, a chi sa reagire vigorosamente e senza armi, alle provocazioni e alle repressioni. Il blocco dell'Est non può più ritornare allo stato precedente: riportato "l'ordine" in Polonia, resterebbe sempre una massa enorme di persone in grado di capovolgere da un giorno all'altro la situazione.
- La Polonia è instabile nel Patto di Varsavia proprio perchè sta reagendo con lo scio-
pero e la resistenza nonviolenta e, per questo, conserverà una instabilità politica e militare: l'URSS favorendo un regime repressivo perenne, metterebbe in crisi gli stessi lavoratori russi e paesi satelliti contro il proprio governo e l'immagine del comunismo nel mondo.
- L'Italia ha allarmato gli USA per dieci anni con l'aspirazione a un semplice compromesso storico fra vertici di partiti. La popolazione italiana sta andando oltre il compromesso storico. Alla base la tradizione cristiana e marxista stringono già forti legami in un incontro che supera la contrapposizione EstOvest. Il popolo italiano, nonostante Lagorio e i partiti al governo, non è più l'alleato sicuro degli USA. I movimenti per la pace ne sono una indicazione.
- Italia e Polonia in Europa hanno il proletariato più forte. che può sopportare meglio che altrove la lotta dura per sganciarsi dai superpotenti;
- Polonia e Italia neutrali si aggiungerebbero ad Austria. Svizzera, Finlandia, Svezia. Norvegia e Jugoslavia. creando una zona quasi continua di paesi cuscinetto tra i due blocchi contrapposti. Garanzia di pace;
esempio per la risoluzione dei conflitti internazionali; maggior forza politica e maggior peso internazionale alla politica di distenzioneedi pace.
Su questo obiettivo può lottare il movimento per la pace che in questi mesi ha scosso l'Europa e Reagan, nonostante i vecchi partiti inclini alla guerra fredda.
Su questo obiettivo altri paesi socialisti (Romania) possono dare un assenso per gua-
dagnare quella libertà che il mondo ha perso dopo l'ultima guerra mondiale con la minaccia delle armi atomiche.
MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione)
- Recapito di Viareggio: Lungo Canale Est. 37
- Segreteria Nazionale: Via Mazzini. 6 40033 Casalecchio (BO)
PER CHI NON CAPITOLA:
I CONSIGLI DI SOLIDARNOSC
Ci troviamo 'oggi di fronte alla scelta tra opposizione e capitolazione. Per coloro che sceglieranno la prima strada, noi diamo i seguenti consigli:
1) In caso di sciopero rimanere presenti tra i lavoratori; non creare comitati di sciopero; non ci devono essere leader.
2) Nei rapporti con le forze dell'ordine bisogna essere molto ingenui: non sai nulla, sei disorientato.
3) Solidarnosc deve rimanere presente in ogni luogo di lavoro; non bisogna quindi farsi eliminare stupidamente con inutili bravate.
4) Non ci si deve vendicare sul proprio vicino. Il nemico è il miliziano, l'impiegato troppo ze-lante, il collaborazionista.
5) Lavora lentamente, critica il disordine e l'inefficienza dei capi; lascia tutte le decisioni ai commissari militari e ai collaborazionisti; subissali di domande; cumunicagli i tuoi dubbi; non pensare per loro: fai l'imbecille.
6) Non prevenire le decisioni militari e dei collaborazionisti con un atteggiamento servile. Il lavoro sporco tocca tutto a loro. Bisogna creare il vuoto intorno alle canaglie. Sommergendoli di domande sui piccoli problemi si può provocare una disgregazione della macchina militare e poliziesca.
7) Segui alla lettera le istruzioni più idiote; non cercaredi risolvere i problemi; lascia li ai mili-tari e ai collaborazionisti poichè la stupidità dei regolamenti è il tuo alleato più sicuro. Ri-
corda di aiutare in qualsiasi situazione i tuoi compagni di lavoro o il tuo vicino, senza curarti dei regolamenti.
8) Se qualche canaglia ti chiede di sorvolare sui regolamenti, pretendi un ordine scritto; piagnucola; tira in lungo e il commissario politico, prima o poi, vorrà essere lasciato in pace; sarà l'inizio della fine della dittatura.
9) Prendi il più spesso possibile permessi per malattia o per ragioni di famiglia.
10) Nei tuoi rapporti privati boicotta apertamente le canaglie e i collaborazionisti.
11) Aiuta le famiglie degli arrestati, dei feriti, di tutte le vittime.
12) Bisogna creare nelle fabbriche dei fondi sociali di aiuto.
13) Partecipa attivamente alla propaganda verbale; trasmetti tutte le informazioni sulla situazione e gli atti di resistenza.
14) Bisogna dipingere slogan sui muri, affiggere manifesti, distribuire volantini e documenti clandestini. Mai dimenticare le necessarie precauzioni.
15) Nella tua attività tieni sempre presenti due principi: non c'è bisogno di saperne più del necessario e la cosa principale oggi è lottare per la liberazione nazionale, l'abrogazione dello stato d'assedio. il rispetto delle libertà civili e sindacali.
(da un volantino del sindacato clandestino di Varsavia
in Lotta come Amore: LcA gennaio 1982, Gennaio 1982
Luigi Sonnenfeld
e-mail
tel: 058446455