Non vi è ormai sotto il cielo
altra cosa da fare che piangere
silenziosamente le lacrime amare
di un popolo oppresso annientato
senza terra dove posare il piede
allevare i bambini seppellire i morti.
È il tempo di piangere sconsolatamente
l'impossibile pietà di chi tanto ha pianto
e ora sa soltanto far piangere
per ripagarsi delle tante lacrime amare.
Gli occhi che per millenni piangevano
ora sono asciutti impietriti
a guardare con orgoglio spietato
il fango di terra lacrime e sangue
il forno crematorio fatto di aerei e cannoni
il fumo del genocidio salire fino al cielo.
L'olocausto di un tempo rinnova
l'olocausto di altra carne di popolo
a perpetuare l'eterno mistero di odio
che odia è odiato e torna ad odiare
soggetto ed oggetto di ricorrente
maledizione, di orrore e di gloria
avvolto e travolto da destino d'amore
oro prezioso cambiato sempre in perdizione.
Popolo di condannati per sé e per gli altri
ad essere segno di Dio e causa di rovina.
Chiamato ad abitare la Terra Promessa
terra d'Amore di Dio e di Uomo
il possesso come di qualsiasi terra
ha conquistato un campo di sangue.
La disperazione ti ha fatto maledetto
la potenza l'orgoglio, disumano
perché Alleanza è il tuo destino
diversamente è pianto e stridore di denti.
Torna pure dal tuo re David sul monte Sion
a celebrare le tue nuove vittorie.
È luogo di ceneri il tuo santuario
urne di ceneri la tua stella di morte.
Perché la tua morte ha invocato la morte
di un popolo con liturgia di guerra.
L'hai celebrata ma ancora una volta
la tua cenere non è Risurrezione.
13 Giugno 1982
Sirio
in Lotta come Amore: LcA settembre 1982, Settembre 1982
Luigi Sonnenfeld
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