Digiuno per la vita

Il giorno 6 agosto 1983 avrà inizio in diverse città e luoghi del mondo un digiuno nonviolento gandhiano (di sola acqua) a durata indeterminata per ottenere l'effettivo congelamento degli armamenti nucleari, come da tempo richiesto da gruppi, esponenti e da milioni di persone del movimento internazionale per la pace.
Già nel 1980 Charles Gray (professore universitario statunitense che dagli anni del Vietnam ha abbandonato l'insegnamento per dedicarsi completamente alle attività pacifiste) avanza la proposta di un digiuno a "durata aperta" come strumento di lotta nonviolenta, per realizzare il primo passo verso il disarmo. Il 1983 è l'anno cruciale in cui si decide quale strada imboccare: l'escalation verso la guerra nucleare o l'inizio di un processo di disarmo.
I centri di digiuno saranno Parigi: partecipanti Solange Fernex (Movimento "Donne per la Pace"), Didier Mainguy (movimento ecologista e MIR di Francia), Michel Nodet (comunità dell'Arca), Jacky Guyon (nonviolento cristiano) e San Francisco: Charles Gray e sua moglie Dorothy Granada (Clergy & Laity Concerned), Kojima (monaco buddista giapponese), André Larivière (comunità dell'Arca, movimento per la pace canadese).
Il gruppo di San Francisco sarà ospite, dal 6 al 9 agosto, del Concilio Mondiale delle Chiese a Vancouver (Canada).
Questo che segue è il testo dell'appello redatto in un incontro fra i digiunatori tenutosi in Aprile alla comunità dell'Arca di Bonnecombe (Francia).
Bonnecombe, 24 aprile '83

APPELLO
Se la corsa agli armamenti nucleari non si arresterà prima del 6 agosto 1983 anniversario di Hiroshima, 8 o più persone di diverse nazionalità cominceranno un digiuno di durata indeterminata.
Più della metà della popolazione conosce l'oppressione, la miseria e la fame, dal momento che i paesi ricchi spendono somme enormi per una corsa agli armamenti nucleari sempre più pericolosa. Di fronte a questa situazione intollerabile:
- milioni di persone hanno manifestato per il disarmo nucleare e la pace nell'82 e nell'83.
- 90 milioni di firme sono state presentate il 9 giugno 1982 al segretario generale delle Nazioni Unite nel corso della seconda sessione speciale sul disarmo.
- il 13 dicembre 1982 all'ONU, 122 paesi su 159 hanno votato una risoluzione che chiede indistintamente a tutte le potenze di congelare sia il loro arsenale nucleare, sia la produzione di materiale fissile a destinazione militare.
- la dichiarazione finale del vertice dei 101 paesi non-allineati (Nuova Delhi, 12.3.'83) ha insistito sulla necessità urgente di un blocco della sperimentazione, produzione, accumulazione e installazione delle armi nucleari.
Con il digiuno, noi aggiungiamo la nostra voce alla richiesta urgente che la grande maggioranza dei cittadini e dei governi rivolge alle cinque potenze nucleari (USA. URSS, G.B., Francia, Cina) affinché congelino l'armamento nucleare. Noi rispondiamo alla più alta forma di violenza con il digiuno, che Gandhi definisce la più alta forma di nonviolenza.

APPELLO ALLE PERSONE
Noi abbiamo assistito allo scacco dei governi sui negoziati internazionali sul disarmo. Ora sta alle popolazioni di elevare una voce forte e unita per dire che non accetteranno nulla che non sia almeno un immediato blocco della corsa agli armamenti nucleari.
Noi chiamiamo ogni persona desiderosa di preservare la vita ad intraprendere azioni, le più forti e immediate di cui è capace, come manifestazioni, diffusione di petizioni, partecipazione ad azioni di disobbedienza civile e digiuni di sostegno.

APPELLO ALLE ISTITUZIONI
Noi chiamiamo anche tutte le Chiese, organizzazioni professionali, politiche, umanitarie e altre, a prendere una posizione chiara a favore di un congelamento nucleare e ad organizzare azioni per ottenerlo realmente.

APPELLO AI GOVERNANTI
Noi chiamiamo i governanti ad ascoltare l'appello dei popoli del mondo a non attendere più che gli altri facciano il primo passo verso l'arresto della corsa agli armamenti nucleari, ad accogliere positivamente le iniziative delle altre nazioni e a prendere le misure immediate e concrete che si impongono.
Noi consideriamo come assolutamente prioritarie le due misure seguenti:
1 - a) la non installazione da parte della NATO o degli USA dei Pershing e dei Cruise in Europa e altrove;
1 - b) il rifiuto o il riesame da parte degli stati non nucleari del loro accordo per l'installazione di questi missili sul loro territorio;
1 - c) lo smantellamento degli SS 20 sovietici.

2 - il blocco da parte di tutte le potenze nucleari delle sperimentazioni atomiche e la firma di un trattato di interdizione di tutte queste sperimentazioni e di veicoli mobili di lancio.
Noi consideriamo significative altre misure come:
1 - l'iniziativa da parte di tutti i governi di esigere dalle potenze nucleari l'applicazione delle risoluzioni dell'ONU che chiedono un congelamento multilaterale o bilaterale degli armamenti nucleari e dei loro sistemi mobili.
2 - una moratoria da parte delle cinque potenze nucleari che riguardi lo sviluppo, la sperimentazione, la produzione e l'installazione delle armi nucleari.
3 - l'abbandono da parte della Gran Bretagna del programma Trident.
4 - il voto da parte del Congresso Americano di una risoluzione in favore di un congelamento nucleare e della soppressione della spesa militare corrispondente.
I governi devono prendere queste o altre misure concrete e immediate che permettano di uscire dall'ingranaggio della corsa agli armamenti nucleari.
Tutti noi non possiamo sopravvivere a lungo sotto questa minaccia nucleare, se popolazioni, istituzioni e governi non agiranno, presto e in modo significativo, verso il blocco della nuova corsa agli armamenti. Quando si verificheranno tali avvenimenti, ne gioiremo e porremo fine al nostro digiuno.

Il digiuno per la vita in Italia
In Italia già alcune persone e organizzazioni hanno dato il loro sostegno. Fra queste hanno aderito il Campo Internazionale per la Pace di Comiso, l'Assemblea nazionale dei Comitati per la Pace e il CUDIP di Comiso; appoggiano l'iniziativa il Movimento Nonviolento, il MIR e la LDU. Si è già costituito un gruppo di digiunatori a tempo determinato: Lorenzo Porta (LOC), Tonino Drago (MIR), Enrico Euli (IPC), Stefano Benini (MN). Renato Pomari (MIR), Rita Sanvittore (Mov. Cristiano per la Pace), Giacomo Cagnes (CUDIP), e altre adesioni stanno arrivando.
Ti chiediamo di comunicarci che tipo di impegno tu stesso, il tuo gruppo, associazione, partito, intende assumersi: propaganda, sostegno finanziario, assistenza ai digiunatori (lettere, rapporti con la stampa, pubbliche relazioni), digiuni di sostegno. Vi invitiamo a mettervi in contatto con: Stefano Benini, c/o Centro per la Nonviolenza - via Milano 65 - 25128 Brescia - tel. 030/317474 o Antonino Drago, via Briganti 412 - 80141 Napoli- tel. 081/7803697 o Lorenzo Porta, c/o Campo Int. per la Pace - via G. Morso 29 - 97013 Comiso (RG) - tel. 0932/966319



in Lotta come Amore: LcA giugno 1983, Giugno 1983

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