Mi permetto offrire agli amici di Lotta come Amore questi due momenti di Lotta e di Amore per la pace, vissuti a gran cuore in occasione della Marcia per la pace a Roma del 22 ottobre scorso.
Nella notte fra il 21 e 22 nella Basilica dell'Ara Coeli mi è stato chiesto di tenere io l'Omelia alla liturgia della concelebrazione eucaristica per la pace. La lettura della pagina evangelica era quella delle Beatitudini.
Mi ha profondamente colpito la correlazione fra povertà e pace.
Ho cercato di esprimere la misteriosa identità nella realtà di preghiera e di fede che traboccava in quella notte nella grande assemblea raccolta nell'implorazione del miracolo della pace.
L'altro momento di questa Lotta e Amore per la pace l'ho vissuto nei giorni di preparazione alla marcia e nel suo sterminato svolgersi per le strade di Roma. Una fiumana incontenibile (la ridicola stupidità di chi ha decretato la sua strumentalizzazione) un'immensa volontà di pace espressa alla maniera popolare e cioè a folla, disordinatamente e in maniera stupenda e commovente, unitariamente.
Durante lo sfociare della fiumana nel mare di Piazza S. Giovanni mi è stato chiesto di parlare a nome del M.I.R. dei movimenti pacifisti, non violenti, dei religiosi e delle religiose che e in misura notevole, hanno partecipato alla marcia.
Con alquanta commozione ho letto le mie parole di pace ma più che parole erano preghiera, implorazione di tutto un popolo per una speranza di pace.
in Lotta come Amore: LcA gennaio 1984, Gennaio 1984
Luigi Sonnenfeld
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