La civiltà della guerra

In tutto il mondo c'è un soldato ogni 43 abitanti,
mentre per 1030 persone esiste un solo medico
La Nato ha ricevuto in anteprima il rapporto annuale «spese militari e sociali nel mondo» compilato per conto di un gruppo di istituzioni occidentali, fra le quali la Rockeller Foundation e il Consiglio britannico delle Chiese.
Ogni anno le nazioni di tutto il mondo spendono 800 miliardi di dollari (circa un milione e mezzo di miliardi di lire) in armamenti.
Queste armi hanno una capacità distruttiva tale che possono uccidere un numero di abitanti dodici volte superiore a quelli che vivono sul pianeta Terra. Nel rapporto, si mette in risalto, che questo livello di spese militari si verifica mentre nel mondo una persona su tre è analfabeta e una su quattro soffre la fame.
Dalla fine della seconda guerra mondiale, gli Stati hanno investito in armamenti la domma astronomica di circa 4000 miliardi di dollari (ovvero 7 milioni di miliardi di lire) e hanno ora nei loro arsenali bombe atomiche con una potenza complessiva di 16 mila megatonnellate, quindici volte in più dell'esplosivo' convenzionale che ha ucciso 39 milioni di persone nella seconda guerra mondiale, in Corea e nel Vietnam
Dice il rapporto: «Il militarismo rampante influenza negativamente lo sviluppo politico e sociale». Anche le superpotenze soffrono economicamente e socialmente a causa della corsa mondiale agli armamenti della quale, si afferma, esse sono le maggiori responsabili.
Per esempio, gli Stati Uniti si trovano al quattordicesimo posto nella classifica della mortalità infantile e l'Unione Sovietica al 51° posto.
Quel che conta ancora di più, forse, è il fatto che a causa del riarmo continuo, la violenza nel mondo cresce e i meccanismi politici hanno perso in buona parte il controllo sul processo decisionale.
Il rapporto «World military and social expenditure» rivela che nel mondo c'è un soldato ogni 43 abitanti mentre c'è un medico per 1030 persone.
Il progresso tecnologico degli armamenti supera di gran lunga quello nei settori civili.
Una carica esplosiva di artiglieria è più efficace di 250 volte rispetto al 1945, un siluro viaggiava, allora, per dieci chilometri mentre ora un missile cruise lanciato dal mare percorre 400 chilometri.
Inoltre, la proliferazione degli armamenti tecnologicamente avanzati in Paesi politicamente instabili e nelle prime fasi di processo sociale costituisce un pericolo per i sistemi democratici di governo.
Si fa notare, per esempio, che nel 1960 tra i Paesi emergenti governati da una dittatura mili-tare erano ventidue mentre ora sono diventati cinquantasette.
Infine, il rapporto sostiene i sedici Paesi della Nato, nel loro assieme, spendono alcune centinaia di miliardi di lire in più in armamenti che i Paesi del Patto di Varsavia.


in Lotta come Amore: LcA dicembre 1985, Dicembre 1985

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