Esperti in umanità

Una diocesi per le stellette.
A proposito della nuova normativa introdotta con una Costituzione Apostolica, per i Vicariati Castrensi. I titolari con dignità episcopale, potranno erigere seminari.
Offriamo esperti in umanità al vescovo della diocesi con le stellette in Italia mons. Gaetano Bonicelli generale di corpo d' armata e presidente in Italia del centro di orientamento pastorale.
"Spirituali militum curae" - Maggio 1986. Nella costituzione di queste diocesi si parla anche di seminari per la preparazione dei futuri cappellani militari, penso che vi sia bisogno di professori e di direttori spirituali per gli aspiranti, possiamo presentare alcuni dandone delle referenze, questi vengono dal Sud America, purtroppo non sono esperti nella teologia della liberazione ma nella teologia della morte. Da Nunca Màs (speciale ASAL-Rapporto della commissione nazionale sulla scomparsa di persone in Argentina) pag. 288
"Nel 1977 ero agente della polizia della provincia di Buenos Aires. Alla fine del 1977 o agli inizi del 1978 vengo chiamato nell'ufficio del commissario generale, in presenza del padre Cristian Von Wernich... e sono invitato a dire se con un colpo di judo riesco a stordire una persona, rendendola incosciente, nel piccolo spazio della parte posteriore di una macchina...
In un' altra occasione ci viene detto che sarebbero stati prelevati dalla sede della brigata di La Plata tre sovversivi "quebrandos" (vinti sottomessi), i quali avevano collaborato con la repressione, per essere inviati all'estero, secondo quanto era stato loro promesso... Usciamo dalla sede del comando con tre macchine.
Nella sede della brigata investigativa di La Plata ci aspettava il padre C. Von Wernich, il quale aveva parlato con gli ex sovversivi, li aveva benedetti, ed aveva organizzato per loro una festa d'addio... Nella macchina n.3 in cui mi trovavo, c'era pure il padre C. Von Wernich... quando il giovane di circa 22 anni vede l'arma, si lancia contro ed inizia una colluttazione; mi vedo quindi obbligato a dargli vari colpi in testa col calcio della mia pistola, provocandogli varie ferite; egli sanguina abbondantemente, tanto che il sacerdote, l'autista e noi due che ci trovavamo vicino veniamo macchiati... I tre veicoli raggiungono una stradina laterale, in terra battuta, affiancata da alberi e li si trova l'ufficiale medico dott. Bergè. Si fanno scendere i tre ex sovversivi (due donne e un uomo) che in quel momento erano ancora vivi. Li buttano sull'erba ed il medico fa due iniezioni a ciascuno di loro, direttamente al cuore, con un liquido rossiccio che è un veleno. Due muoiono, però il medico li considera morti tutti e tre. Vengono caricati su un furgoncino della brigata e portati ad Avellaneda. Noi andammo a lavarci e cambiarci perché eravamo macchiati di sangue. Al comando di polizia... il padre Von Wernich mi parla in privato, perché ero rimasto molto impressionato per i fatti; mi dice che ciò che avevamo fatto era necessario, che era un' azione patriottica e che Dio sapeva che era in favore del paese." (Pag. 288/289).
Ecco un' altra testimonianza a pag. 291.
"Il padre Amador ci manda da monsignor Grasselli, allora segretario del vescovo castrense (=diocesi con le stellette ndr) il quale ci dice che i ragazzi si trovano in un periodo di riabilitazione in "case" create a tale scopo e che sono ben trattati".
Ecco dal racconto di una madre un esempio di come riabilitavano e trattavano bene i ragazzi: "Fu spaventoso: di un giovanotto di 22 anni, studente di ingegneria e lavoratore, robusto (praticava il canottaggio) di bell' aspetto, rimaneva un corpo lacerato, selvaggiamente torturato, con bruciature in tutto il corpo, con la bocca maciullata, senza alcun dente, con labbra e gengive bruciate, era privo degli occhi e nei polsi aveva delle piaghe impressionanti, che indicavano il lungo tempo in cui era stato tenuto ammanettato."( Pag. 459).
Mons. Frassell: "Afferma che Videla (presidente dell'Argentina dal marzo 1976 al marzo 1981, "trentamila desaparecidos sono il prezzo che si è dovuto pagare", condannato all'ergastolo) è l'anima caritatevole che ha preparato questo piano per salvare le anime... dice che coi giovani lavorano psicologi e sociologi che ci sono gruppi di medici per la salute; a coloro che sono irrecuperabili è facile che qualche misericordioso faccia una iniezione e così possono dormire per sempre". (pag. 291).
Questi patriottici cappellani danno esempio con la loro presenza di vita militare e impegno cristiano "nelle carceri di Caseros, nel marzo del 1980 fui sottoposto a sessioni di tortura dal capo della caserma Requisa, insieme al capo del centro, alla presenza del sacerdote Cacabello, perché mi ero rifiutato di collaborare con loro" (Pag. 291).
Quest'altro insegna la prova più impegnativa dell'amore: servire!
"Le domeniche il cappellano Pelanda Lopez mi faceva una breve visita in cella, parlando brevemente con me: arrivava a giustificare la tortura. Una volta un prigioniero gli disse: padre durante gli interrogatori mi stanno torturando terribilmente; la prego di intercedere affinché non mi torturino più. Pelanda Lopez rispose: bene figlio mio, però cosa pretendi se non collabori con le autorità che ti interrogano." (Pag. 292). ,
C'è anche l'esempio di un vescovo zelante: "ricordo che durante la mia permanenza in carcere il vescovo di Jujuy monsignor Medina celebrò una messa e durante l'omelia disse che era al corrente di ciò che stava succedendo, però che tutto ciò era per il bene della patria, che i militari agivano bene, che dovevamo comunicare tutto ciò che sapevamo e che per questo lui era a nostra disposizione per le confessioni" (Pag. 292).
Ci si domanda: cattiveria di uomini o inserimento cieco in un sistema di oppressione dove non si può stare se non opprimendo unendoci agli oppressori? Questi cappellani militari argentini e il vescovo Medina hanno deriso degli inermi, si sono inseriti nella storia per bestemmiare il regno di Dio. Il loro modo di agire ha reso ridicolo il Dio di Gesù Cristo e non hanno certamente insegnato con la vita.
"Cari giovani: siete l'alba del nuovo giorno. Scendete dal cavallo della vostra indifferenza per gli altri. Abbiate il coraggio d'impegnarvi fino in fondo, subito, dando senso pieno anche al vostro servizio per la patria. (Lettera pastorale di Gaetano Bonicelli, vescovo castrense "Vita militare e impegno cristiano").


Rolando


in Lotta come Amore: LcA giugno 1986, Giugno 1986

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