Eccoci di nuovo, ancora una volta, con queste nostre paginette: un piccolo, impercettibile segno del nostro vivere. Un'umile riprova della nostra fedeltà, fedeltà a Dio dal quale tutto - e quindi abbiamo fiducia anche questa nostra vita, queste scelte interiori e pratiche di tipo d'esistenza - nasce e cresce e ha vitalità.
Perché confidiamo che le nostre scelte non siano determinate «da carne e sangue, da volontà di uomo, ma da Dio». E così tanto che anche la continuità del progetto confidiamo che sia opera di Spirito di Dio, nella ricerca di una fedeltà al Mistero di Gesù Cristo che crediamo e .affermiamo unico Maestro.
E' fedeltà agli uomini, all'umanità e alla sua storia. Perché nella ricerca di Dio sta la pienezza della ricerca dell'uomo. Dell'uomo che è il se stesso per una compiutezza di valori fino ad ottenere quella misura di statura, di cui dice S. Paolo e che è chiaramente ritrovabile nella compiutezza della statura umana e divina di Cristo. E degli uomini che sono gli altri. Quelli con i quali si vive e si condivide la vita, quelli che incontriamo sulla nostra strada nel lungo camminare che va dalla nascita alla morte - e anche prima e anche dopo, perché la nostra età non è misurabile anagraficamente, non è chiusa fra date, a meno che non ci riferiamo all'età di Dio che è senza principio e senza fine. Siamo nati nel suo pensiero e viviamo della sua vita che non ha passato e futuro, una storia legata a un divenire, ma ad una realtà eternamente presente.
Fedeltà dunque ai valori costitutivi dell'esistenza umana e della storia dell'umanità. Non siamo quindi «fluttuanti come nuvole portate dal vento o foglie cadute dall'albero» ma stabilità e sicurezza. Non ci muove quindi la storia e la sua volubilità, nonostante il nostro coinvolgerci nel gran fiume, a misura di ogni rischio e decisamente al di là di ogni sapienza e saggezza umana.
Viviamo in tempi paurosamente o, se si vuole, meravigliosamente raccorciati. I cento anni sono in questi nostri tempi, dieci e dieci sono un mese e forse un giorno. I problemi e le vicende si aggrovigliano e si ammatassano in nodi vorticosi come mulinelli. Il cielo della storia è imperversato da una tempesta dopo l'altra e squarci di sereno sono rari e a zone geografiche molto ridotte e sempre oscurate da correnti di nebbia risalenti, quando di qui e quando di là, da questo povero mondo assolutamente senza pace.
La fedeltà. Splendido valore, chiarezza fondamentale nei confronti di se stessi e degli altri e quindi della storia Ma fedeltà a chi e a che cosa?
Si, è certo, fedeltà a Dio per la sicurezza della sua fedeltà. Perché su Lui ci possiamo giurare. Quanto Dio è Amore - e è essenzialmente Amore per la sua natura divina - altrettanto è fedeltà. Ed è bellissimo sapere che una fedeltà esiste, concreta e anche storica, nell'oggi perché ugualmente fedeltà ieri e domani. Fedeltà in eterno, cioè presenza perfetta di fedeltà perché la parola non è conclusiva e basta, come chiudere un libro, dopo l'ultima pagina.
E' in questa fedeltà di Dio e a Dio che riposa il nostro ottimismo di credenti. Ottimismo esposto logicamente alla prova e alla tentazione come tutti i valori di Dio discesi nell'uomo e determinati del suo essere umano, che lo si voglia o no ne costituiscono la sostanza più vera, ma anche ottimismo che nella sofferenza e nella lotta si conferma e si rafforza, perché il pagare prezzi e anche prezzi elevatissimi, non è intaccare il valore, ma semmai renderlo ancora più valido e più prezioso.
E' di qui la ricerca incessante e anche faticosissima, di scoprire dove è nascosta la fedeltà in modo che sia ritrovabile e diventi motivo di gioia e di forza.
E questa fedeltà è nel nostro cuore. Che non accetta patteggiamenti e compromessi. Ma è criterio sicuro e tranquillo di giudizio. Perché provoca l'Amore e dove è Amore è fedeltà, esattamente come nel Mistero di Dio.
E dove è fedeltà costruita sulla fedeltà di Dio è sicuramente perseveranza. Cioè continuità non soltanto nonostante tutto ma anzi attraverso tutto. Non sentiamo infatti il mondo nel quale viviamo un nemico e il nostro tempo come opera diabolica. Non per nulla continuiamo a pregare, e semmai con particolare insistenza e forza, «venga il Tuo Regno» per la precisa coscienza che anche in questi nostri terribili giorni, il dominio di Dio si sta imponendo sempre più e la proposta di Gesù Cristo sta sempre più manifestandosi come l'unica via. l'assoluta verità e totalità di vita.
Offriamo ai nostri amici questa chiarezza di fedeltà in una tenace e serena perseveranza per una Fede e un Amore a tutta prova.
Niente di eccezionale e tanto meno di clima eroico: è la semplice virtù di quella povertà che lascia cadere come fardelli pesanti e inutili, le grandiosità di formidabili successi, le giornalistiche ricerche di strepitosi effetti, per un cedere dolcemente all'invito: «venite un po' in disparte e riposatevi un poco» perché ci ostiniamo a credere che la gioia più profonda e più appagante è nel fatto che «i nostri nomi sono scritti nei cieli».
Vorremmo tanto che queste paginette fossero quest'umile e povera testimonianza. O almeno un segno, un cenno, un gesto...
Ve le offriamo con sereno e affettuoso spirito fraterno nella fiducia di trovare in voi un riscontro, una comunione di fedeltà in cammino sulla via della perseveranza per un ritrovarci insieme nel tempo e nello spazio di Dio e in un abbraccio che abbracci l'umanità tutta.
in Lotta come Amore: LcA giugno 1980, Giugno 1980
Luigi Sonnenfeld
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