Una Chiesa diversa

In quest'occasione, del referendum è stata amarissima l'esperienza di Chiesa che abbiamo vissuto. Di tutta la Chiesa gerarchica, del clero, dei cattolici.
Soltanto il popolo della Fede cristiana non si è lasciato esaltare dalla grande battaglia, il popolo umile, lavoratore, cioè quello delle famiglie con lavoro duro, casa popolare e d'affitto, figli da mantenere, difficoltà quotidiane per far quadrare un bilancio sempre più pesante. Quel popolo per amore del quale si sono scatenate, da una parte le forze intellettuali e progressiste, dall'altra quelle della teologia e del calcolo politico.
Questo popolo - terra di scontro - non si è particolarmente impressionato, ha lasciato fare, assistendo passivamente come quando passa il giro d'Italia e il contadino, nel campo, raddrizza un attimo la schiena e si volta appena a guardare.
Vedremo questo popolo cosa ne pensa (scriviamo prima del referendum) di tutto questo vociare, di tutta la carta stampata, degli interventi della gerarchia cattolica, degli schieramenti dei partiti, lancia in resta a salvare tutti la famiglia .
Quello che a noi, comunque, preme e sul quale vorremmo particolarmente riflettere è la profonda delusione sofferta nella constatazione di una Chiesa che è sempre la solita Chiesa.
Una Chiesa, cioè, che si blocca in un voler essere a tutti i costi determinazione di modo di esistenza stabilendo vie obbligate attraverso le quali deve passare inesorabilmente il vivere e il convivere umano.
D'accordo il vivere cristiano, cioè il vivere la scelta di chi ha deciso di realizzare il proprio rapporto con Cristo attraverso il Magistero della Chiesa. Ma è temporalismo lo sconfinare in costrizioni esistenziali assolute del potere religioso. E' travisamento dell'annuncio evangelico.
L'evangelizzazione è tutta nella forza della testimonianza, della Parola: può essere accolta o respinta, al massimo può andarsene scuotendo anche la poivere dai piedi o rimanere, ma unicamente per morire in croce.
Non può e non deve altro, nemmeno pregare perché sia mandato fuoco dal cielo ad incenerire la respinta.
Sarà sempre fatto che sgomenta, in prospettiva di fede, una Chiesa che evangelizza un popolo, vi costruisce la propria abitazione, vi allarga il suo potere e impone la sua verità perché diventi legge per tutti. Questa è conquista, non evangelizzazione.
Appartiene al Vecchio Testamento come storia di un popolo, ma non alla Rivelazione del rapporto fra Dio e l'umanità secondo il Vangelo e la meravigliosa novità del Regno di Dio nel mondo.
Al pugno di lievito, al sale della terra, al piccolo seme, alla luce sul candeliere appartiene tutta una missione difficilmente conciliabile con una presenza di Chiesa pianificatrice di sistemi di vita, obbligante a forza d leggi, sia pure ispirate al suo annuncio di verità, ma divenute costrizione assoluta.
Non crediamo che la legge di Dio possa essere imposta come. legge di uomini e tanto meno pensiamo che il Vangelo possa diventare obbligante con la forza come le parole e le dottrine degli uomini.
E' necessario che la Chiesa ritrovi il coraggio di una evangelizzazione libera da ogni ingerenza di potere umano e libera da ogni tentazione di diventare e di essere potere temporali stico.
Non possono non maturare i tempi, per grazia di Dio nonostante i tentativi di arroccamento e di conservazione di mentalità e modalità teocratiche, nei quali l'annuncio evangelico sarà una proposta fortificata dall'autorità che le viene unicamente da Gesù Cristo e dalla fede in lui segno e realtà dell'infinito amore di Dio per tutti gli uomini.
Nella vicenda storica, fra i tanti motivi di speranza, c'è il fatto adorabile di un progressivo decantamento tra potere religioso e potere politico, compreso ovviamente quello economico e militare. Sta allargandosi nel mondo, dilatata da una seria ricerca di sincerità cristiana irriducibile alle forme dispotiche esistenti, una Chiesa libera, esposta allo scoperto nelle sue fedeltà popolari di liberazione e di salvezza.
Il referendum non può essere di più di una battuta d'arresto, dolorosa fin quasi al dramma, se riflettiamo a tutta una casistica di collusioni impressionanti e di interventi veramente pesanti di appoggio alla politica cattolica della classe dominante.
Per questo continuiamo in semplicità e chiarezza di fede ad ascoltare la voce dello Spirito e a seguire con fedeltà la sua opera di purificazione e liberazione della Chiesa da qualsiasi inquinamento di potere in modo da essere specchio tersissimo in cui sia possibile ritrovare nitido e chiaro il volto di Cristo.


La Redazione


in Lotta come Amore: LcA aprile 1974, Aprile 1974

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